Parte l’erogazione dei fondi alle Regioni, ma solo poche ne hanno fatto richiesta con appositi progetti, per svuotare finalmente quegli orribili lager che sono gli OPG ancora funzionanti sul territoriio italiano
“E’ tempo che ognuno prenda le proprie responsabilità . La risposta ‘non ci sono i fondi’ per far uscire gli internati dimissibili, che dovrebbero già essere fuori dagli Opg da mesi o anni perchè non sono più socialmente pericolosi, non può più essere ammessa. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio mi ha fatto sapere che è partita l’erogazione delle risorse promesse, per agevolare l’assistenza sul territorio dei dimissibili. Dei 5 milioni stanziati però solo 3 milioni e 400mila sono stati effettivamente erogati alle Regioni. Solo alcune, infatti, hanno fatto richiesta di questi fondi, presentando dei progetti di assistenza”. A spiegarlo il presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale Ignazio Marino, durante il convegno “Tre anni di riforma della sanità penitenziaria. Analisi e proposte”, promosso dal Forum nazionale per il diritto alla salute delle persone private della libertà personale. “La Regione Lazio – spiega Marino – non ha presentato alcuna richiesta di fondi pur avendo 41 cittadini che hanno il diritto di lasciare gli Opg in cui sono; così ha fatto la Liguria che ne ha 11; l’Abruzzo che dovrebbe riaccoglierne 6; la Campania dove dovrebbero poter tornare 75 internati che hanno scontato la pena e non sono più socialmente pericolosi; la Calabria e la Sicilia che devono riaccogliere rispettivamente 11 e 31 persone; il Friuli Venezia Giulia che ne aspetta 7. Questa evidente mancanza di cooperazione va fermata al più presto per bloccare uno scandalo che non può più continuare”.