E’ stata inaugurata, negli accoglienti spazi di “Intra Moenia”, l’interessante mostra, a cura di Maurizio Vitiello, “Colloqui Metafisici – Collages 1998/2018”, con opere dell’artista Maria Pia Daidone – nella bella immagine a corredo della fotografa Lucia Mugnolo –, con la collaborazione del Dipartimento Campania dell’Associazione Nazionale Sociologi. Sono intervenuti Pino Cotarelli, Franco Lista, Antonio Sposito, coordinati dal critico d’arte e sociologo Maurizio Vitiello.
L’artista espone, in questa occasione, un segmento di lavori degli ultimi venti anni di attività, opere realizzate utilizzando materiale cartaceo variegato tratto da riviste a dépliants, dando vita a panorami visivi “altri”. Integrando immagini su immagini, ramificando tessere su tessere di storie e di eventi della nostra attualità, Maria Pia Daidone ha sortito una socio-indagine ad ampio spettro visitando abbreviazioni fantastiche di vicende storico/mitiche.
L’artista, nata a Napoli, ha all’attivo mostre in gallerie e in spazi di prestigio, nonché in centri pubblici e in sedi museali ed opera tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (Is) e s’impegna nello studio di Piazza IV Giornate, 64 – 80128 Napoli (081.05.02.188 – 339.61.66.373).
Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi” e, dopo il diploma, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, diretta da Gianni Pisani, seguendo i corsi di pittura di Carmine Di Ruggiero. Si diploma nel 1996 con la tesi “L’idea del volo nella poetica visiva di Paul Klee” per la cattedra di Storia dell’Arte, tenuta da Aurora Spinosa. Si è sempre interessata di pittura, oltre a comporre plastici, sezioni minime di architettura e scenografie presepiali.
Dall’ ’89 all’inizio del ’95, privilegiando valenze simboliche in una trattazione materica, ha sottolineato un’allegorica linea pittorica e dalla prima metà del ’95 ha maturato un registro informale. Lieviti e orizzonti, segni e miti, campiture di luce e sottili presenze ludiche hanno informato un’attendibile ricerca. Nel ’96 sintetizza una visibilità dei contrassegni e degli umori materici definendo la prima serie di “Cerchi Graffiti”, effetti segnici, prodotti da graffi, mentre solchi, segmenti e tracciati cromatici determinano un dettato dinamico e il definito anello visivo è corroso e striato. Quest’indagine è stata proseguita, con il conforto e il consenso critico, e ha evidenziato una raggiunta “cifra” pittorica, resa con asciutta misura dall’artista.
Maria Pia Daidone ha registrato e determinato, rilanciato e siglato un concerto di emozioni approdando ad una selezione di lavori, intitolata “Nonsolocerchi” sviluppata tra il ’97 e il ’98. Negli ultimissimi mesi del ’98 ha preparato visioni ironiche, dai risvolti “pop” e senza dubbio originali, utilizzando i grattini del parcheggio, foglietti con le caselle argentate, e ispirandosi alle figure degli “accertatori” che spesso in coppia, o in gruppi di tre, vagano per i parcheggi col blocchetto delle multe per punire i trasgressori. Questa serie è stata intitolata “Accertamenti Metropolitani”.
Da ricordare, in ultimo, che da sempre lavora con la carta; dal 1995 ha intensificato quest’attività affrontando vari temi. Ha fissato, tra il 1998 e il 2000, con il più diverso materiale cartaceo, scene primarie che ancora oggi elabora e varia. Questi collages raccontano fabulisticamente o penetrano negli spaccati del nostro quotidiano. L’artista partenopea Maria Pia Daidone, dopo la fortunata e apprezzata serie “Accertamenti Metropolitani” e le numerose variazioni sui collages, ha impostato un nuovo ciclo, realizzato in tecnica mista, che ha intitolato “Dame a Palazzo”, che ha presentato, in prima istanza, nella sede dell’Associazione Culturale “Passaggio Bianco”, allocata nel Cortile d’Onore di Palazzo Serra di Cassano di Napoli.
Ha partecipato alle significative rassegne, dal 2013 al 2018, tra le quali “Incendium” e “Napoli per Gabo”, PAN, Napoli; “56 donne amorose”, “Casetta della Musica”, Latina; “Subjetividade feminina e emancipação pela arte“, Salão Negro, Congreso Nacional, Brasilia; “UN ECO PER TUTTI“, Museo Archeologico, Napoli; “Cognizioni Misteriche tra Napoli e Parigi”, Institut Français, Napoli; “I misteri di Napoli e Parigi”, Castel dell’Ovo”, Napoli; “Prospettive del Terzo Millennio”, Museo MACA, Acri (CS); “Sensibili Intese”, Casa Mugnolo, Napoli.