Parliamo, oggi, della storia di Maria Capasso, una cinquantenne napoletana che ha voluto raccontare della sua vita clinica, del suo coraggio di madre, e della sua fragilità di donna.
La storia di Maria Capasso
Maria al seguito di una malformazione congenita dalla nascita, che le rende necessario il trapianto di un rene per la sopravvivenza, per anni effettua la dialisi con non pochi problemi. Dopo anni il suo telefono squilla portandole la notizia tanto attesa: dirà addio alla dialisi ed il trapianto di rene adesso è possibile. Vola, quindi, a Torino e si sottopone a tutti i controlli presso l’ospedale- Le Molinette. E’ nel capoluogo piemontese che riceve la notizia che mai avrebbe voluto: la presenza di un tumore al seno.
L’incontro con l’equipe del Professore Tortoriello
Il tumore è avanzato, non può attendere. Il trapianto di rene deve essere spostato. Maria, quindi, torna a Napoli e grazie al suggerimento di alcune persone a lei amiche, si rivolge all’Istituto Nazionale dei Tumori, Fondazione Pascale. Lì incontra l’equipe del Professore Raffaele Tortoriello conoscendo professionisti ma soprattutto “persone” che la accolgono e la curano, dentro e fuori. ù
Il ringraziamento al Pascale
Maria attende, ora, attende paziente il suo trapianto di rene e nel frattempo racconta a tutti la sua storia ma soprattutto tiene a ringraziare pubblicamente ed a cuore aperto il Professore Raffaele Tortoriello che – oltre che competente e preparatissimo – si è mostrato umano, empatico, accogliente, ma anche l’intera squadra: la Dr.ssa Esposito, il Dr. Siani, la Caposala e gli infermieri tutti, l’anestesista, sino alle signore addette alle pulizie. Anche questo è il Pascale di Napoli.