iI MoMu di Anversa presenta per la prima volta le collezioni di Hermès dal 1997-2003, anni in cui Martin Margiela, definito anche come “settimo degli Antwerp Six”, fu nominato direttore artistico della maison parigina. Partendo dalla sua visione della moda, fatta di decostruzione, riciclo, trasformazione e reinterpretazione, come un’unica proposta per un lusso autentico e senza tempo, “Margiela – The Hermès Years” promette di esplorare il rapporto tra le collezioni della casa di moda francese e quelle del suo brand omonimo.
Quando nel 1997 Jean-Louis Dumas, allora CEO di Hermès, lo nominò come direttore creativo per le collezioni donna, il fondatore della Maison Martin Margiela era già conosciuto da quasi un decennio come uno dei designer più influenti e avant-garde dello stile dell’epoca. La sua predilezione per il recupero dei materiali è infatti senza precedenti nel mondo della moda degli anni ‘80. Il suo approccio concettuale alla presentazione, alle vendite e la comunicazione delle sue collezioni ha cambiato totalmente il modo di pensare la moda e i suoi meccanismi di base.
Per ben 12 collezioni di successo e nel silenzio del suo anonimato, Martin Margiela ha potentemente instillato una visione esaustiva e coerente del lusso moderno, basato tutto sulla comodità senza tempo e la tattilità, unitamente ad uno stile essenziale e sobrio.
Ad otto anni dal suo ritiro dal mondo della moda, il MoMu e la città Anversa, hanno deciso di celebrarne la carriera con alcuni dei suoi capolavori. Tutto questo è “Margiela – Hermes Years”.
MoMu – Fashion Museum Antwerp
Due volte l’anno il MoMu presenta una nuova esposizione: partendo dal suo vastissimo archivio (25.000 pezzi) e completando di volta in volta lo stesso con opere in prestito, queste esposizioni possono raccontare la monografia di uno stilista oppure si concentrano su un tema correlato alla moda. Una delle peculiarità del MoMu, infatti, è stato il decidere di non esporre una collezione permanente, piuttosto vivere di mostre temporanee, in cui il vasto materiale “in casa” potesse fungere da “archivio” da cui pescare in base al tema della nuova esposizione.
Un programma vario che si concentra sulle diverse dimensioni e altitudini del mondo della moda. Ogni esposizione, infatti, racconta una storia completa.
Il risultato: una sala espositiva che sia adatta ai percorsi proposti e trascina il visitatore in un viaggio alla scoperta di una moda totalmente differente, di un mondo che aspetta solo di essere scoperto. Ma la sorpresa comincia già dalle porte d’ingresso: una struttura industriale del 19esimo secolo, sede un tempo di un negozio di abiti maschili, che al suo interno invece si sviluppa in verticale con ambienti ampi e scale asimmetriche che creano giochi prospettici dinamici, inaspettati.
Dopo una completa ristrutturazione nel 2000, guidata dall’architetto Marie-José Van Hee, il MoMu ha riaperto le sue porte nel 2002. Situato nel distretto della moda di Anversa, qui si trova anche il ModeNatie, un ambizioso progetto che comprende il dipartimento Moda dell’Accademia Reale di Belle Arti e il Flanders Fashion Institute (FFI), conosciuto come “il cuore della moda belga”.