Da sempre la figura di Marco Polo evoca nell’ immaginario collettivo il pensiero di viaggi fantastici e perigliosi, lunghi una vita e senza certezza di meta, avvolti da un inevitabile mistero.
Un viaggiatore mitico, il veneziano Marco, un esploratore per vocazione, un uomo capace di perdersi nel mondo seguendo istinto e affari, dotato di uno sconfinato desiderio di conoscenza unito alla capacità di intessere relazioni con mondi e culture diversi e lontanissimi, con spirito critico ma senza pregiudizi, un ambasciatore culturale, un uomo di pace, il primo a creare un ponte tra Occidente ed Oriente.
De “Il Milione” , la sua narrazione così dettagliata di paesi e costumi, caro a Colombo che viaggiò con una copia fittamente annotata, non vi sono tracce dirette, non se ne conserva alcuna copia e la vicenda biografica di Marco è custodita da un pugno di atti giuridici, transazioni economiche, proprietà e passaggi di beni. Nel tempo tutto è andato perduto tra incendi e devastazioni, i suoi documenti, la sua casa, la sua tomba.
In assenza di immagini, riconoscimenti e opere pubbliche alla memoria, la pubblicazione del testamento, che Marco Polo in punto di morte, il 9 gennaio 1324, volle dettare al notaio Giovanni Giustinian, nominando la moglie Donata Badoer e le tre figlie, Fantina, Bellela e Moreta, “mie commissarie di fede” per l’esecuzione delle sue volontà , rappresenta la volontà di colmare parzialmente questo vuoto di memoria.
II Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha voluto che da Venezia partisse verso il mondo la testimonianza unica della grande eredità culturale e civile lasciata da questo straordinario cittadino, riportando al centro della ricerca storica e alla ribalta internazionale il suo testamento che, assieme all’attualità del suo protagonista, è al centro del progetto editoriale curato dal Mibact attraverso la Biblioteca Nazionale Marciana e da Scrinium, partner esclusivo, “Ego Marcus Paulo volo et ordino. I segreti del testamento di Marco Polo” è un’opera edita, in versione bilingue italiano-inglese, in soli 185 esemplari, e dedicata ad Alvise Zorzi autore della biografia, “Vita di Marco Polo veneziano”.
L’Opera, realizzata da Scrinium, contiene un’accurata replica del documento, certificata dal dottor Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Marciana, preziose edizioni diplomatiche ed interpretative studiate dal prof. Attilio Bartoli Langeli ed un volume di approfondimento storico-scientifico a cura della dottoressa Tiziana Plebani con contributi di specialisti della materia.
Per attuare il progetto è stato necessario restituire appieno la potenzialità narrativa del manoscritto attraverso un accurato restauro e un lungo lavoro preliminare di studio, atto ad interpretare correttamente il significato delle molteplici tracce che, tra le righe dell’antica pergamena, si sono depositate nel tempo e ricostruire la genesi del documento oltre al contesto ambientale e storico.
Il corredo di studi che si snoda in questo volume è stato pensato per accompagnare il lettore lungo la scoperta degli aspetti umani, culturali, sociali che le parole di Marco custodiscono o evocano, ma anche per disvelare le molte storie che sono conservate dalla stessa pergamena, la sua fattura, la sua redazione, il suo passaggio di mano in mano sino a giungere ad oggi.
Quest’anno si apre uno scenario promettente di mutue opportunità sia per il continente europeo sia per la Cina, che trova in Venezia il suo palcoscenico di presentazione naturale.
Il contributo che la cultura italiana ha scelto di rendere a questa importante e felice fase nello sviluppo del dialogo interculturale è la Presentazione ufficiale di “Ego Marcus Paulo volo et ordino” presso la Biblioteca Nazionale Marciana, un evento di considerevole interesse per la comunità scientifica internazionale, che si è tenuto a Venezia il 13 aprile di quest’anno.
La diffusione della promozione di questo storico documento, pubblicato da Scrinium S.p.A., avverrà grazie ad una partnership tra la Casa Editrice e l’Universita’ Link Campus di Roma. Tale accordo è stato raggiunto grazie all’intervento determinante di China Time.
“China Time”, pagina di Facebook, nelle persone degli amministratori, Antimo Maisto e Maria Antonietta Sciancalepore, è partner del progetto di promozione e diffusione nel mondo della predetta opera.
Da Venezia a Pechino, una mostra e un convegno itineranti si dipaneranno lungo il percorso dell’antica Via della Seta.
Marco Polo ha segnato per primo un tracciato geografico e simbolico per l’incontro con quel Levante tanto favoleggiato o temuto con le terre del terribile Khan.
Oggi, a distanza di oltre sette secoli da quelle imprese, la Cina e i cinesi guardano a Venezia e all’Italia come luoghi simbolo di memoria, storia, bellezza e di abbondanza monumentale e paesaggistica, come le destinazioni favorite non solo per promettenti venture imprenditoriali ma anche per esperienze di arricchimento culturale, di crescita e di progresso.
Tutto partì da Venezia…