Il prossimo anno i pescatori bulgari e rumeni nel Mar Nero potranno continuare a pescare agli stessi livelli del 2018.
Il Consiglio ha adottato oggi un regolamento che fissa i limiti di cattura per il 2019 per gli stock ittici di maggiore importanza commerciale nel Mar Nero. Il regolamento riguarda la Bulgaria e la Romania.
In particolare, il Consiglio ha deciso di confermare la proposta della Commissione volta a rinnovare il limite di cattura per lo spratto per Romania e Bulgaria, ovvero 11 475 t.
Mar Nero: la pesca del rombo chiodato
Per il rombo chiodato, il Consiglio ha fissato un totale ammissibile di catture (TAC) pienamente in linea con il livello stabilito dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) nella sua raccomandazione relativa a un piano di gestione pluriennale per la pesca del rombo chiodato in tutto il Mar Nero (644 t), ossia un TAC di 114 t a livello di UE, ripartito equamente tra Bulgaria e Romania. La pesca sarà limitata a 180 giorni l’anno e sarà totalmente vietata per un periodo di 2 mesi (dal 15 aprile al 15 giugno) per consentire la ricostituzione dello stock del rombo chiodato.
Le cifre si basano sui migliori pareri scientifici disponibili forniti dal Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP) e sono conformi ai principi della politica comune della pesca (PCP) riformata.
Mar Nero: lotta alla pesca illegale
Gli stock del Mar Nero sfruttati dalla Bulgaria e dalla Romania sono condivisi con Stati non membri dell’UE quali Turchia, Ucraina, Georgia e Federazione russa. Fino al 2017 non sono stati convenuti TAC a livello regionale fra Stati dell’UE e Stati non membri dell’UE, e l’Unione europea ha fissato ogni anno dal 2008 contingenti autonomi per gli stock di rombo chiodato e di spratto al fine di contribuire a garantire l’applicazione delle norme della PCP.
Le parti interessate hanno riconosciuto ancora una volta l’importanza di proseguire l’attuazione di un solido sistema di monitoraggio, controllo e sorveglianza al fine di conseguire una gestione sostenibile delle risorse ittiche nel Mar Nero, e hanno rinnovato il loro impegno a lottare contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) del rombo chiodato nel Mar Nero.