Se dico “mappina” e non masticate il dialetto napoletano, probabilmente vi sentirete spaesati. Penserete forse che sono alla ricerca di un tesoro e che mi sto aiutando con una mappa magari dalle dimensioni ridotte. Fuochino… Per capire il vero significato di quest’antica ma sempreverde parola del dialetto partenopeo bisogna entrare nelle case, nelle cucine, sedersi a tavola. Se un napoletano vi epiteta come “mappina” arrabbiatevi pure perché non vi ha detto una cosa carina.
Cosa significa mappina?
Partiamo dal principio: tra mappa e mappina il legame c’è. Alcuni studiosi (le fonti sono varie e per lo più sparse) sostengono che le prime mappe fossero realizzate su tela per lo più di lino perché più resistente rispetto alla carta. Il vero significato del termine mappina però è quella di strofinaccio o tovagliolo. La mappina è lo strofinaccio della cucina, il panno che si usa per asciugare i piatti, pulirsi le mani mentre si è ai fornelli e tanto altro. Appeso a un gancetto al muro o alla maniglia del forno, lo strofinaccio attraversa l’intera cucina per adempiere ai suoi numerosi compiti. Pertanto se capitate in una cucina napoletana non meravigliatevi nel sentire frasi come: “Arò aggio miso a mappina?” o “Passame chella mappina”.
Perché si dice mappina?
Da dove deriva il termine mappina? L’origine del termine è antichissima e affonda le sue radici nella lingua latina. La “mappa” era infatti il panno utilizzato dai convitati durante un banchetto. La versione antica di quello che noi chiamiamo oggi tovagliolo. La mappa era usata non solo per pulirsi la bocca durante il pasto ma anche per portar via gli avanzi. In pratica una “doggy bag” ante litteram. Non di rado si poteva trovare una mappina anche nei bagni dove faceva le stesse funzioni dell’odierna carta igienica. La mappa era utilizzata anche per lavarsi i piedi appena entrati in casa.
Cosa significa essere una mappina?
Qualunque uso se ne facesse, la mappina era destinata a sporcarsi, a sciuparsi e, alla fine, essere buttata via. Chi non si è sentito così almeno una volta nella vita? Nelle lunghe giornate invernali quando l’influenza impazza e non riusciamo ad alzarci dal letto ci sentiamo uno straccio: i napoletani si sentono una mappina!
Attenzione però perché la mappina è anche un oggetto sporco. Esistono persone sporche a questo mondo? Per sporche intendo false, bugiarde, sleali, cattive. Quale espressione può esprimere il risentimento verso di loro meglio di “sei una mappina”? Etichettare una donna come mappina significa invece darle della prostituta. Come si dice: “l’occasione fa l’uomo ladro e la donna…”.