Mamme in difficoltà: a chi possono rivolgersi le madri che attraversano un momento difficile? Salvamamme è un’associazione che da 30 anni porta aiuto a famiglie in difficoltà. Una storia che parla della ricchezza di gesti anche semplici e di quanto sia importante fare rete per poter prestare l’aiuto migliore. Maria Vittoria Ragazzini, sociologa dell’Associazione Salvamamme, ci racconta storie di famiglie fragili negli anni Duemila.
Ci parli di Salvamamme: cosa fate nello specifico e da quanto tempo?
E’ difficile dire a parole cosa facciamo nello specifico…quello che diciamo sempre è di venire a guardare con i propri occhi il nostro mondo.
Salvamamme, da oltre 30 anni, sostiene famiglie in difficoltà socio-economica, bimbi fragili e donne vittime di violenza, diventando in tanti anni un porto sicuro per centinaia di migliaia di famiglie. Offriamo loro sostegno concreto con vestiario, alimenti per grandi e piccoli, prodotti per l’igiene, articoli per la casa, attrezzatura per l’infanzia ma anche libri e giocattoli. Non solo supportiamo con aiuto materiale, ma sosteniamo anche con formazione e consulenze professionali gratuite (psicologiche, legali e socio sanitarie) nelle situazioni più delicate.
Si è da poco concluso il vostro progetto “Salvamamme Kit Care. Quando il necessario è indispensabile”. Cosa avete donato?
Con questo progetto, finanziato dalla Regione Lazio con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, abbiamo consegnato 1193 kit contenenti beni di prima necessità ma anche presidi sanitari e servizi specifici. Il progetto ha avuto l’obiettivo di sostenere persone anziane, donne vittime di violenza, senza fissi dimora, rifugiati ucraini e persone in dimissione ospedaliera.
Tutti i casi sono stati segnalati dall’importante rete di enti collegati al progetto: il 70% delle richieste, in particolare, sono arrivate da aziende ospedaliere e dagli enti pubblici.
Un progetto che racconta centinaia di vite, centinaia di storie delicate…Siamo sempre attenti ad accoglierle ma soprattutto a rispondere in modo empatico e concreto alle persone che spesso hanno vissuto il momento più difficile della propria vita.
Siete in contatto con ASL, ospedali, consultori e altre associazioni. Quanto è importante in questi casi fare rete?
Vi posso raccontare tante storie che hanno bussato alla nostra porta, ma una in particolare, a mio avviso, rappresenta quanto sia fondamentale fare rete…a trecentosessanta gradi. L’urgente ricerca di latte speciale per piccoli ricoverati in ospedale, mette in evidenza l’importanza del sistema rete che si crea tra famiglia- ospedale-associazione e donatori.
Raccontiamo la richiesta per un piccolino di 3 mesi che ha subito un intervento delicatissimo allo stomaco in un ospedale di Roma. L’unico latte che riesce a nutrirlo adeguatamente è il “Puramino 400g – Nutramigen”, il cui vero problema è che risulta quasi introvabile, oltre ad essere di elevatissimo costo, spesa che i genitori non riescono a fronteggiare. Chiamiamo le farmacie di Roma per poter recuperare il quantitativo necessario, ma tutte informano che il latte è introvabile. Anche la casa produttrice, ci informa che il prodotto è fuori produzione. Con un post sui social, abbiamo creato una diffusa catena d’aiuto: di giorno in giorno sono arrivate più confezioni di latte da molti donatori di tutta Italia che hanno preso a cuore la storia della famiglia. Una catena che ha permesso al piccolo di essere sostenuto per due mesi, il tempo necessario per passare poi ad un latte meno speciale.
Si insiste sempre sull’enorme forza interiore delle donne che permette loro di sopportare situazioni anche molto difficili, per poi scoprire che materialmente sono spesso fragili. Come aiutarle a vivere una vita serena?
Non si tratta di forza interiore delle donne…ma più che altro di coraggio, di tante storie di coraggio, innanzitutto nel chiedere aiuto agli altri per riuscire poi a farcela. Una parola dolce, un modo adeguato e preparato, può davvero salvare una persona, una famiglia e non farla sentire da sola. Incontrare una donna scappata dalla sua città perché in fuga dal marito violento, o un papà che aspetta costantemente notizie positive dall’ospedale per i suoi bimbi…dare loro le giuste informazioni ed un sostegno concreto in un momento critico della loro vita, può davvero salvarli. Salvamamme è una strada, non ha ricette miracolose ma non lascia mai le mani delle persone che le si aggrappano.