Il forte vento ha spezzato rami e abbattuto migliaia di alberi con pesanti danni all’ambiente ma anche pericoli per la circolazione sulle strade e problemi per alle linee elettriche. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha colpito le regioni del centro e del nord, dalla Liguria all’Emilia, dalla Toscana fino alla Campania.
Una vera strage provocata da raffiche di vento superiori anche ai duecento chilometri orari nelle campagne e nelle città dove a pesare è anche l’incuria nella manutenzione del verde pubblico.
Il maltempo colpisce dopo un mese di dicembre del tutto anomalo che ha fatto registrare rispetto alla media temperature massime superiori di 2,8 gradi e precipitazioni inferiori dell’87%, per un totale di appena 9,2 millimetri di pioggia caduti nella Penisola, sulla base dei dati definitivi del mese di dicembre dell’Ucea. Una situazione che mette a rischio la stabilità idrogeologica del territorio soprattutto nelle regioni del centro nord dove è atteso l’arrivo della perturbazione.
Nelle regioni del nord Italia le precipitazioni inferiori dell’87,2% per un totale di appena 7,4 millimetri di pioggia caduta mentre nelle regioni del centro le precipitazioni sono risultate in calo dell’87,2% per un totale di soli 8,8 millimetri di pioggia caduti.
Per non creare problemi e ristabilire le riserve idriche le precipitazioni non devono essere violente per poter essere meglio assorbite dal terreno mentre al contrario i forti temporali rischiano di provocare frane od alluvioni.