60 persone risultate positive al Covid e 150 poste in quarantena: è questo il bilancio delle vacanze studio presso l’isola di Malta di un gruppo di ragazzi italiani. I giovani, tra i quali si contano anche dei minori, sono in buone condizioni di salute, sono stati trasferiti in Covid hotel dove dovranno soggiornare per 14 giorni nonostante le loro famiglie premano per un rientro anticipato.
Cos’è accaduto
Un gruppo di circa 70 ragazzi italiani (per lo più minorenni) lo scorso 24 giugno è partito per un viaggio studio a Malta. Una vacanza studio organizzata da un’associazione di Ascoli Piceno che ha usufruito di un contributo da parte dell’Inps. Come loro, si sono ritrovati sull’isola tanti altri giovani anche di diverse nazionalità. Al momento del rientro a casa, in aeroporto, i viaggiatori sono stati sottoposti, come di prassi, a un tampone rapido. I risultato positivo per 60 di loro ha fatto scattare il protocollo sanitario previsto dalle autorità locali.
I ragazzi italiani in quarantena a Malta
I ragazzi risultati positivi al test rapido e quelli che sono stati a stretto contatti con i soggetti risultati positivi sono stati trattenuti sull’isola. Assistiti dall’Ambasciata d’Italia a Malta, la maggior parte di loro è stata sistemata presso il Marina Hotel Corinthia Beach Resort, un hotel a 4 stelle dell’isola trasformato per l’occasione in Covid hotel. Gli altri sono rimasti nei 5 alberghi nei quali avevano soggiornato durante la vacanza. Alcuni ragazzi sono stati sistemati in camere doppie, altri in camere singole. I dati più recenti forniti da fonti diplomatiche parlano di circa 60 soggetti positivi e di circa 90 soggetti entrati in contatto con i positivi. Dopo alcuni giorni trascorsi senza assumere alcuna terapia, la Farnesina ha reso possibile un contatto da remoto tra i ragazzi italiani rimasti a Malta e lo Spallanzani di Roma. Le condizioni di salute dei giovani non destano preoccupazione e ora hanno anche iniziato ad assumere i farmaci del caso.
La situazione Covid a Malta
Nonostante le pressioni delle famiglie che spingono per un rientro anticipato dei loro figli, la Farnesina ha fatto sapere che la richiesta non potrà essere accolta e che i ragazzi dovranno completare la quarantena sull’isola del Mediterraneo così come previsto dalle loro disposizioni in materia. Il costo della permanenza presso le strutture ricettive dell’isola sarà, presumibilmente, a carico delle famiglie. Secondo le autorità sanitarie maltesi, nel periodo a cavallo tra fine giugno e inizio di luglio, i malati di Covid nell’arcipelago non arrivavano a trenta e i contagi si erano azzerati. Dopo la prima decade di luglio, poi, i positivi sono saliti a oltre 200 e quasi tutti i casi registrati hanno riguardato i ragazzi stranieri venuti nell’isola per motivi di studio. Tra i positivi, infatti, ci sono anche alcuni studenti francesi e spagnoli. Il governo di Malta ha, così, deciso di chiudere le scuole di lingua a partire da oggi e di consentire l’accesso all’isola solo a coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazioni da minimo due settimane.