Il caso del centrocampista dell’Inter Christian Eriksen durante Danimarca-Finlandia riporta alla mente altri casi simili nel mondo del calcio.
Malore Eriksen, i casi simili all’interno del campo da calcio
Il dramma di Eriksen ha riportato alla mente tanti casi molto simili. Partiamo dai casi forse più recenti e conosciuti ovvero quelli di Piermario Morosini o di Marc Vivien Foé, centrocampista della nazionale camerunense morto in campo durante la semifinale di Confederations Cup del 2003 contro la Colombia.
Altri calciatori che hanno perso la vita all’interno del campo da gioco sono Paulo Sergio Oliveira da Silva oppure Mariano Puerta, ventiduenne terzino del Siviglia colpito da ripetuti arresti cardiaci contro nell’estate nel 2007.
Il caso Muamba
Quello di Fabrice Muamba è forse il caso più celebre e (fortunatamente) senza perdite a livello umano. Siamo nel 2012 quando assistiamo ad un vero e proprio miracolo dopo che il centrocampista congolese, durante una sfida di FA Cup, è stato vittima di un arresto cardiaco.
78 sono stati i minuti nei quali il cuore di Muamba ha smesso di battere e neanche l’arrivo dell’ambulanza in campo sembrava aver risolto la situazione. Più di un’ora dopo, tra rianimazioni e tentativi disperati, il cuore di Muamba si risveglia e ricomincia a lavorare. Miracolo? Per l’allora medico del Bolton, sì. Muamba, clinicamente, era morto.
Altri casi italiani
Torniamo nel nostro Bel Paese ricordando altri casi. Primo che vogliamo citare è quello di Lionello Manfredonia che nel dicembre 1989 fu colpita da un durante Roma-Bologna di campionato. Il cuore di Manfredonia si è fermato per ben 5 minuti, niente polso, niente battito.
Concludiamo con un esempio recente, accaduto pochi mesi fa, parliamo di Patryk Dziczek, calciatore dell’Ascoli, che si è cadde a terra intorno al 90esimo minuto della sfida di Serie B contro la Salernitana nel febbraio scorso. Fortunatamente, l’emergenza rientro in poco tempo.