Malattia midollo osseo sintomi e origini del mieloma multiplo. Il suo nome lo abbiamo imparato dal musicista Giovanni Allevi che, dopo averla scoperta, ha deciso di condividere attraverso i social la sua battaglia. Vediamo nello specifico cos’è questa malattia, come si manifesta e quali sono le cure previste.
Cos’è il mieloma
Il mieloma è una forma di tumore che interessa il midollo osseo, la parte interna di alcune ossa che ha il compito di produrre le cellule del sangue. Si sviluppa a partire proprio dalle plasmacellule contenute nel midollo: le cellule specializzate, cioè, nella produzione di anticorpi. Una produzione incontrollata di plasmacellule dà origine alla proliferazione di cellule tumorali. Queste ultime, a loro volta, producono diversi disagi all’organismo:
- interferiscono con la normale produzione di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine;
- producono sostanze che demoliscono il tessuto osseo portando a lesioni e fratture;
- indeboliscono le difese immunitarie;
- portano ad anemia.
Il mieloma si localizza in diverse parti del corpo, per questo motivo è detto multiplo. Colpisce in egual misura sia gli uomini che le donne e nel 2020 l’Airc ha rilevato intorno ai 2.700 nuovi casi di mieloma tra le donne e 3.000 tra gli uomini. Il 38% delle persone affette da mieloma ha un’età superiore ai 70 anni mentre il 2% è al di sotto dei 40 anni.
Malattia midollo osseo sintomi del mieloma multiplo
Il mieloma multiplo non porta, almeno all’inizio, alcun sintomo. Molto spesso il paziente scopre la malattia attraverso altra tipologia di esami. I sintomi che possono insorgere quando la malattia è presente già da un po’ sono:
- dolore alle ossa, in particolar modo schiena, costato e anca. L’elevato numero di cellule tumorali spinge contro le pareti ossee provocando dolore;
- fragilità ossea con possibilità di frattura. Le ossa interessate dal mieloma diventano infatti più fragili;
- debolezza e senso di affaticamento. Sintomi provocati dall’anemia che ne consegue;
- facilità di sanguinamento anche per piccoli tagli;
- ipercalcemia provocata da un rilascio di calcio dall’osso attaccato dalle cellule maligne;
- insufficienza renale provocata dalle immunoglobuline secrete dalle cellule tumorali.
Le terapie
Non dando alcun sintomo nelle fasi iniziali, trattare il mieloma alle sue prime fasi è molto improbabile. Le cure iniziano generalmente quando la malattia è già in stadio avanzato. La scelta della terapia dipende in grande misura dall’età del paziente e dal suo stato di salute. Si diceva, infatti, che il mieloma colpisce preferibilmente persone anziane. Se sono troppo avanti negli anni o in uno stato di salute non ottimale si inizia con un trattamento non intensivo. Se il paziente è piuttosto giovane o in buono stato di salute il trattamento seguito è quello più intensivo con farmaci chemioterapici seguito dal trapianto di cellule staminali midollari. A queste terapie che servono a combattere il mieloma possono affiancarsene altre che alleviano i disturbi provocati dalla malattia: dagli antidolorifici e la radioterapia per alleviare i dolori alle ossa, alle trasfusioni di sangue per curare l’anemia. In caso di danno renale, si ricorre anche alla dialisi.
In copertina foto di klickblick da Pixabay