(Adnkronos) – “Grillo ci ha stufato…”. Montecitorio, primo pomeriggio. Un parlamentare del Movimento 5 Stelle al secondo mandato allarga le braccia, quando un collega gli chiede un commento sull’ultimo post di Beppe Grillo. Nelle chat dei parlamentari per ore rimbalza l’intervista a sé stesso che l’Elevato ha pubblicato sul suo blog. L’ennesimo intervento a difesa del doppio mandato, vero pallino di Grillo, è una doccia gelata per chi alla Camera e al Senato aspira ad archiviare la regola aurea del M5S e spera ancora di ottenere qualche concessione dal comico genovese.
Per ora, il garante del Movimento non vuole sentire ragioni e tra una battuta su Giuseppe Conte (“sono d’accordo con le cose che dice, che sono tre”) e un affondo contro la collocazione ‘progressista’ del nuovo corso M5S (parlare di sinistra e destra “è come parlare di ghibellini e guelfi”) alza la voce invocando “un’azione politica diversa”. Per poi aprire le porte a una sorta di riedizione del direttorio: “Mi piacerebbe riprendere a fare gli stessi incontri che facevamo con Casaleggio. Quindi non solo con Conte, ma anche chi vuole darci una mano a tracciare la rotta dei prossimi anni”, scrive Grillo sul blog. Il lungo post del cofondatore del M5S non è certo passato inosservato ai piani alti di Campo Marzio, dove però non si batte ciglio. Resta silente Giuseppe Conte.
Grillo: l’insofferenza del Movimento
A intervenire, interpellata dall’Adnkronos, è la fedelissima contiana Vittoria Baldino: “Beppe dice sempre di essere più presente, ma poi… Il progetto del Movimento non può essere quello di 15 anni fa”, dice la deputata e vicecapogruppo alla Camera dei 5 Stelle, “Il Paese ci chiede di scegliere da che parte stare. Non si chiama destra, non si chiama sinistra, ma da una parte c’è chi vuole tornare al passato e rinnegare un progresso e dall’altra c’è chi vuole guardare al futuro. Grillo ha sempre guardato al futuro”, osserva ancora la parlamentare pentastellata, secondo la quale il M5S “ha bisogno di tutti, se tutti abbiamo l’intenzione di crescere e non di evaporare. Ma bisogna capire qual è l’intenzione: crescere o evaporare”.
Le fibrillazioni proseguono, soprattutto dopo le parole di Virginia Raggi. L’ex sindaca di Roma nei giorni scorsi – dopo l’incontro con Grillo nella Capitale – aveva elogiato lo spirito post-ideologico del Movimento della prima ora. E all’interno del corpaccione parlamentare 5 Stelle più di qualcuno ipotizza un “gioco di sponda” con Grillo. “Né di destra né di sinistra. Lo sento dire da molti anni. Da quelli di destra”, la replica sui social del capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, dove però non viene citata la Raggi. Per i fedelissimi di Conte valgono le parole pronunciate ieri dall’ex presidente del Consiglio: commentando le recenti dichiarazioni di Grillo, il leader del M5S ha rimarcato come il destino del Movimento non sia “nelle mani di Beppe” ma in quelle “di un’intera comunità di uomini e donne che deciderà del suo futuro all’assemblea costituente del prossimo settembre”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)