Oggigiorno, per molte donne, uscire da casa senza neanche un filo di trucco è davvero inammissibile. Nonostante gli impegni aumentino giorno dopo giorno, le ore volino via a causa della famiglia o del lavoro e il tempo per se stessi si sia dimezzato, quasi tutte sono esperte e aggiornate sulle nuove tendenze del make up. Che cosa potrebbe aver influito su questa diffusione così esponenziale dei prodotti di bellezza? Una prima risposta si potrebbe trovare nelle riviste e nei vari programmi televisivi che presentano sempre donne ben truccate e curate in ogni dettaglio. E’ difficile, se non addirittura impossibile, trovare una conduttrice di un telegiornale o una presentatrice di un reality o ancora un’attrice senza un bel po’ di ombretto, una linea di eyeliner e un rossetto. I canoni di bellezza sono stati alterati e modificati, influenzando in questo modo tante donne a prestare attenzione anche e soprattutto all’aspetto fisico e all’avere un bel viso.
Però la pratica del truccarsi non è moderna e il primo utilizzo si ebbe nell’antico Egitto, attorno al 4000 a.C. Successivamente anche a Roma erano in molte a colorarsi gli occhi e a tingersi le labbra per sembrare più seducenti. Con il passare dei secoli il trucco fu associato a qualcosa di estremamente volgare e che era proprio degli attori o delle prostitute, come affermò più volte la regina Vittoria. Solo all’inizio del Novecento, con la nascita delle grandi case cosmetiche come l’Oreal, il make up divenne un vero e proprio settore produttivo e si diffuse in breve tempo nelle zone più ricche del mondo. Non era più un segno di promiscuità, ma rappresentava la ricchezza e l’opulenza. Negli anni 20 si diffuse la tecnica dello Smoky eyes e le labbra a ciliegia, negli anni 50 invece erano di gran voga gli occhi “da gatta” con molto eyeliner e matita nera, negli anni 70 si giocò con i colori sgargianti sulle palpebre e sulla bocca e infine degli anni 90 si adoperò un trucco più nude e naturale.
Oggi il modo di truccarsi è cambiato ancora una volta e probabilmente nel giro di pochissimo tempo muterà di nuovo. Vengono utilizzati migliaia di prodotti differenti: il fondotinta (spesso sostituito da una crema idratante colorata), il correttore, il primer, la matita per gli occhi, per le labbra, per le sopracciglia, gli illuminanti e i pigmenti. Insomma la trousse di una donna è stracolma di cosmetici, tutti indispensabili e tutti diversi l’uno dall’altro. Inoltre gli ingredienti per prepararli, secondo una recente ricerca dell’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, sono più di 25000.
Un eccessivo impiego accompagnato spesso dalla poca conoscenza di ciò che compone un prodotto di bellezza potrebbe nuocere alla salute? Siamo sicuri che quelle creme o quegli ombretti o quei rossetti che mettiamo sul nostro viso ogni giorno per anni non ci creeranno problemi? Per evitare appunto tutte queste complicazioni la Federchimica, ovvero la Federazione Internazionale dell’Industria Chimica, si occupa del controllo di tutti i cosmetici che sono sul mercato. Ovviamente non basta così poco per arginare le controindicazioni che possono essere come la secchezza della pelle, il prurito, il bruciore e le macchie, per non parlare di conseguenze anche più gravi, ad esempio disturbi ormonali ed endocrini. Bisogna quindi prestare molta attenzione ai prodotti e sceglierli in maniera intelligente. E’ opportuno leggere attentamente l’etichetta prima di acquistare qualunque cosa, non ci si deve fidare del prezzo elevato ma solo e unicamente della composizione. E’ inoltre utile provarlo sulla mano o sul braccio per rilevare eventuali allergie o una scarsa qualità. Infine un buon cosmetico deve ridare al viso l’idratazione che perderà durante il giorno.