L’uso dei social network ha subito in questi anni numerose evoluzioni. Creati come semplice strumento ludico, si sono rivelati un ottimo strumento di comunicazione a 360°. In pochissimo tempo i social non hanno raccolto più solo momenti privati da condividere, ma anche appelli su questioni sociali, offerte di lavoro, dichiarazioni politiche. Da qui a utilizzarli come canale per formazione a distanza e strategie di marketing, il passo è stato breve. Grazie alla diversificazione dei social, oggi possiamo scegliere il canale che più si addice alle nostre esigenze comunicative o di ricerca. Altro punto di forza dei social network è l’accessibilità. Chiunque abbia una connessione internet, domestica o mobile, può facilmente accedere ai contenuti pubblicati e pubblicarne di propri. Potremmo dunque dire “tutto bene” ma non è così.
L’uso dei social network: vita online e offline
Il primo tradimento dei social, se così vogliamo definirlo, è stato perdere il contatto con la vita reale e diventare il mezzo per ostentare vite artefatte. Vite create ad hoc per diffondere un’idea di realizzazione di sé e di felicità inesistente. La mancanza di una regolamentazione in materia ha portato alla diffusione di una notevole quantità di notizie false, le cosiddette fake news. Una precisa strategia interna ha incentivato, inoltre, la diffusione di contenuti divisivi con la conseguenza che oggi possiamo definire certi social come veri contenitori d’odio. Ciò nonostante, la loro cavalcata procede indisturbata e nessuno di noi oggi potrebbe farne a meno. Come possiamo destreggiarci nel mondo della comunicazione social? Lo abbiamo chiesto a Flavia Restivo, Digital Strategist, Politologa e Divulgatrice. Nell’intervista che segue, Flavia illustra la sua visione dei social network come strumento per veicolare valori e iniziative sociali, coinvolgendo soprattutto i più giovani.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay