Royal Commission for AlUla (RCU) annuncia di aver quasi completato il restauro delle moschee di Hamad Bin Yunus e AlZawiyah, nella Old Town di AlUla. Punto di sosta per oltre 800 anni dei pellegrini diretti alla Mecca, la città non è più abitata a partire dai primi anni ’80.
Oggi, la Old Town di AlUla, è sede di numerosi lavori di restauro e conservazione a cura di RCU nel contesto di un più ampio progetto per condividere con il mondo e celebrare i suoi 200.000 anni di storia dell’umanità, preparandosi a riaprire responsabilmente al turismo alla fine del mese di ottobre. Il patrimonio culturale include i monumenti funerari dell’era nabatea di Hegra, il primo sito dell’Arabia Saudita ad essere nominato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Il Dott. Abdulrahman AlSuhaibani, Consultant for Archaeology and Heritage di RCU, ha commentato: “Dai siti di sepoltura preistorici ad una struttura all’avanguardia come la Maraya Concert Hall, dai regni preislamici di Dadan e Lihyan alla Old Town islamica, siamo entusiasti di celebrare e condividere con il mondo l’oasi culturale di AlUla. Mentre esploriamo e scopriamo nuove meraviglie su oltre 22.000 km2 di patrimonio, ci impegniamo a proteggere e preservare l’incredibile patrimonio umano a beneficio sia dei locali che dei viaggiatori. Queste due moschee erano un tempo di vitale importanza per le loro comunità e vogliamo che diventino ancora una volta punto di aggregazione”.
Old Town: Un ritorno ai metodi di conservazione tradizionali
RCU si impegna a lavorare secondo i migliori standard internazionali nell’ambito del restauro e della conservazione. Lavora al fianco di esperti internazionali e della comunità locale non solo per restaurare le moschee ed altri siti, ma anche per approfondire le tecniche di costruzione impiegate in origine. Basandosi sulla ricerca archeologica e sul confronto con la comunità locale, RCU ed i suoi collaboratori sono stati in grado di eseguire i lavori di restauro utilizzando metodi e materiali tradizionali.
Per il ripristino dei tetti delle moschee, la squadra di restauro ha utilizzato travetti in legno di tamerice di provenienza locale, che sono stati stratificati con rami di fogli di palma (jarid) e stuoie di foglie di palma (hassir). L’elemento di copertura finale di mattoni, composti da paglia e fango, fornisce una protezione leggera dagli eventi atmosferici con una funzionalità storicamente comprovata.
Tecniche usate
L’uso di analoghe tecniche tradizionali è stato esteso al restauro dei muri e dei pavimenti delle moschee. Dai quali sono stati accuratamente rimossi elementi moderni di calcestruzzo e intonaco, consentendo di studiare accuratamente la muratura sottostante. Successivamente è stato applicato a mano l’intonaco di fango tradizionale, seguendo l’antica tecnica che prevede di lanciare le palline di fango sul muro durante le ore poco soleggiate della giornata per evitarne l’essicazione, per poi procedere alla levigatura con una spianatrice in legno.
Come afferma Abdulrahman AlImam, originario di AlUla e consulente del progetto di conservazione, “l’argilla naturale, il legno e le foglie di palma erano, e ora tornano ad essere, utilizzate nei tetti degli edifici della Old Town. I materiali edili utilizzati sono caratterizzati dalla natura e dal patrimonio unici di AlUla.”
Accogliere gli standard globali
L’approccio tradizionale è in linea con i principi di conservazione dell’UNESCO di minimo intervento e massimo rispetto delle caratteristiche storiche, simboliche ed estetiche dei siti. Inoltre, la squadra di lavoro ha accolto integralmente le disposizioni internazionali sulla conservazione, in particolare la International Council on Monuments and Sites’ (ICOMOS), la Mexico Charter on the Built Vernacular Heritage e la ICOMOS Charter del 2003, nonché agli standard stabiliti dal Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property (ICCROM).
Consultazione della comunità locale
In linea con i principi dell’UNESCO riguardo l’impegno nei confronti della comunità che risiede nella zona dei siti del patrimonio. RCU lavora a stretto contatto con i residenti per comprendere e conservare la meglio la Old Town e le sue moschee. Da generazioni, la comunità locale si occupa della manutenzione delle moschee e di altri edifici. I membri della comunità si sono uniti agli esperti internazionali per condividere la loro conoscenza e il profondo interesse nel ridare vita alla Old Town. La registrazione dei racconti tramandati oralmente dalla comunità di AlUla ha avuto un ruolo chiave per comprendere meglio la storia della società saudita e islamica.
Le moschee di Hamad Bin Yunus ed AlZawiyah sono entrambe situate nel quartiere di AlHalaf, a sud della cittadella di Mussa Bin Nussair, e riflettono la storia di AlUla come importante tappa lungo la via dei pellegrinaggi verso la Mecca e Medina. La moschea Hamad Bin Yunus risale all’8° secolo AH (XIV secolo), mentre le date di costruzione della moschea AlZawiyah sono ancora oggetto di studio.
RCU e l’estero
RCU collabora attivamente con The Program for the Reconstruction of Historical Mosques per garantire il pieno rispetto della funzione religiosa delle moschee. Entrambe le moschee hanno visto una serie di restauri nel corso della loro storia, il più recente dei quali è avvenuto nel 1373 AH.
Mohsen AlQarni, Director of the Programme for the Reconstruction of Historical Mosques, ha commentato: “Il restauro delle moschee Hamad Bin Yunus ed AlZawiyah nella Old Town rientra nell’ambito dell’Historic Mosques Restoration Programme, che intende preservare le moschee storiche di tutto il Regno”.
Il museo vivente
Il programma di conservazione delle moschee di RCU è parte del suo impegno a proteggere, preservare, condividere e celebrare l’eredità culturale di AlUla che la rende un museo vivente, avanguardia dei settori del turismo culturale, storico e naturale dell’Arabia Saudita.
Questo programma ed altri sono in corso di svolgimento. Unitamente agli sforzi per sviluppare nuovi hotel ed altre infrastrutture turistiche che siano in armonia con il contesto culturale di AlUla. L’unione tra storia e modernità darà l’opportunità ai viaggiatori di vivere esperienze autentiche. Il tutto mentre compiono il loro viaggio nel tempo che spazia tra i secoli della storia.
La visione di RCU nel posizionare AlUla come destinazione internazionale per il turismo culturale, storico ed ecologico. Andrà ad incrementare anche la qualità della vita delle comunità locali con nuove opportunità economiche, in linea con l’ambizioso programma Vision 2030 dell’Arabia Saudita. Lo sviluppo è guidato da 12 punti principali delineati nel Framework Plan and Charter di RCU.