Il più grande incubo dei tifosi interisti si è materializzato ieri quando Lukaku ha preso l’area che da Milano l’ha portato a Londra dove sarà completata la sua cessione al Chelsea.
Lukaku e la sua cessione al Chelsea
I tifosi interisti lo sapevano, dopo l’addio di Conte sarebbe poi arrivata una grossa cessione per sanare i bilanci del club neroazzurro che da troppo tempo navigano in pessime acque. Quel pesante addio sembrava corrispondere al nome di Hakimi ceduto al PSG. Tutto finito, quindi? Invece no, come un fulmine a ciel sereno arrivano le prime voci di un interessamento del Chelsea verso Romelu Lukaku autore di una fenomenale stagione all’Inter. Il centravanti belga e la dirigenza però, in un primo momento, non ne volevano sapere con tanto di storie di Lukaku che confermava la sua permanenza a Milano. Tutto, però, cambia e gli inglesi concludono l’accordo con l’Inter sulla base di 117 milioni di euro per il trasferimento mentre col giocatore chiudono l’accordo sui 12 milioni di euro all’anno. Lukaku dà l’addio all’Inter ed i suoi tifosi si rivoltano contro una società che in una sessione di mercato sembra essersi smantellata da quella bella squadra che ha dominato lo scorso campionato.
Grandi cessioni, l’estate della crisi per le grandi squadre
Inutile girarci intorno, il motivo per l’imprevista cessione di Lukaku è una sola: il bilancio. Attenzione, però, questo è un problema che sta colpendo tutte le più grandi squadre europee. L’esempio più lampante arriva dal Barcellona che a causa del bilancio in rosso e del salary cap della Liga spagnola ha dovuto rinunciare al rinnovo di contratto della suo campione più grande ovvero Leo Messi. Un addio tra le lacrime ma necessario se pensiamo che anche senza ricevere stipendio, il fuoriclasse argentino non poteva comunque rinnovare col Barcellona quindi una scelta dolorosa ma necessaria.
Altro esempio è la Juventus che opera sul mercato con grande attenzione al bilancio anche dopo il recente aumento di capitale che è stato vitale per le sue finanze. Oppure il Milan che da anni ha problemi con il Fair Play Finanziario e diverse stagioni fa ha rinunciato all’Europa League conquistata sul campo per risanare i propri bilanci.
Chi (invece) la crisi non la sente
Abbiamo, invece, chi questa crisi non la sente minimamente e continua ad effettuare campagne di rinforzamento senza limiti di spesa. Iniziamo con il Manchester City che ha da poco concluso una operazione di mercato da record andando ad acquistare per 117 milioni di euro Grealish. Un acquisto da record perché il più costoso nella decennale storia della massima divisione inglese, la Premier League.
L’altra squadra che sta costruendo un vero e proprio Dream Team da modalità carriera del videogioco FIFA è il PSG che pur di arrivare alla tanto agognata Champions League ha acquistato Donnarumma, Sergio Ramos, Wijnaldum e ultimo (non certo per ordine d’importanza) Leo Messi.