Dieci anni sono pochi per “risolvere i problemi di Napoli” incastrata tra emergenze che diventano ordinarietà e stereotipi che la relegano a ruolo di città maledetta. Dieci anni possono bastare, però, perché non si pensi più a Napoli solo come alla città dei rifiuti ma anche come a un museo a cielo aperto.
Dieci sono gli anni che Luigi De Magistris ha vissuto come sindaco di Napoli. Un record per un sindaco partenopeo. Dopo 23 anni in magistratura e due anni come europarlamentare, nel 2011 De Magistris decise di mettersi in gioco nella sua città. Una città reduce dalla lunga pagina bassoliniana e dal successivo stallo registrato durante il mandato della sindaca Rosa Russo Iervolino. Il neo sindaco le seppe ridare nuovo slancio.
Luigi De Magistris: “Attraverso Napoli”
La costituzione dell’Arin – diventata poi Acqua Bene Comune ABC – in soggetto giuridico di diritto pubblico che ha assicurato l’acqua come bene pubblico, l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutta la città, la creazione di un registro per le unioni civili, la pedonalizzazione del lungomare.
Sono questi i capitoli di una storia nella quale non sono mancate le difficoltà: nel 2013 il Comune annunciò lo stato di pre-dissesto e, finale col botto, come si dice nella città di Pulcinella, nel 2020 la pandemia.
Capitoli che Luigi De Magistris ha voluto raccogliere in un libro intitolato “Attraverso Napoli. 10 anni di passione” appena uscito per i tipi di Marotta e Cafiero. 51 aneddoti alcuni dei quali alcuni certo privi di ironia (si veda “‘O sinnaco se tene ‘a maestra“), arricchiti da più di 80 foto scattate da Velia Cammarano, Gigi Valentino e Alessandro Capuozzo.
La prefazione invece è della scrittrice e giornalista Valeria Parrella. Abbiamo incontrato Luigi De Magistris per parlare con lui di Napoli, e non solo, tra passato, presente e futuro.
Editing video Mario Tortoriello