Meno acqua per l’agricoltura a causa della una nuova norma dell’Unione Europea? Dal 1° gennaio 2022 entreranno in vigore le nuove regole che sono state emanate dalla Direttiva Acque sul Deflusso Ecologico.
La nuova normativa dell’Unione Europea che riduce l’acqua per l’agricoltura
Il PNRR finanziato dall’UE permetterà all’Italia di recuperare quel gap sugli investimenti per la gestione della risorsa acqua che da tanto tempo richiedeva una soluzione. Dall’altra parte, però, l’Unione Europea dal prossimo gennaio farà entrare in vigore la nuova normativa europea per la salvaguardia dell’habitat dei corsi d’acqua in Europa che prevede, infatti, un maggior “rilascio” di acqua nei fiumi il che significa ridurre drasticamente i prelievi da destinare alla “cura” dei territori e cioè all’irrigazione dei campi.
Le perplessità di ANBI
«Il problema – spiegano all’Anbi, l’associazione italiana dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue – è che questa normativa è stata costruita basandosi sulla conformazione dei fiumi del Nord Europa ma soprattutto sulle strutture irrigue e sulle agricolture di Paesi che hanno portate ed esigenze molto diverse da quelle italiane e che, quindi, non corrono i nostri medesimi rischi».
«Siamo fortemente preoccupati – ha aggiunto il direttore dell’Anbi, Massimo Gargano – per il trascorrere dei giorni e l’avvicinarsi di un inizio d’anno che rischia di rappresentare una data capestro per vaste aree del Paese come la Pedemontana Veneta dove, in provincia di Treviso, tre anni di sperimentazioni permettono di indicare, in 530 milioni di euro, i danni che arrecherebbe la prevista riduzione di prelievi dal fiume Piave, poiché ne conseguirebbe un calo del 70% della presenza d’acqua all’interno del reticolo idraulico, con insostenibili riduzioni nell’irrigazione, ma anche nella produzione di energia idroelettrica».
Lo studio di Enel sui possibili danni
Capire quali potrebbero essere i danni di questa nuova normativa europea è fondamentale per cercare delle soluzioni. Proprio per questo motivo, Enel Green Power ha effettuato un primo calcolo circa l’impatto delle nuove regole Ue specialmente nell’area della Pedemontana veneta e del trevigiano. Un’area di agricoltura intensiva dalla quale provengono due eccellenze del made in Italy come il Radicchio e soprattutto il Prosecco.
Secondo, quindi, le previsioni di Enel Green Power effettuate coprendo l’arco temporale degli ultimi 11 anni, i rilasci previsti dal Deflusso Ecologico andrebbero a creare nel Veneto un vero e proprio deficit costante nelle disponibilità d’acqua tale da creare un calo di almeno il 46% nelle produzioni agricole oltre a una riduzione nella produzione di energia idroelettrica. Lo studio, inoltre, sottolinea che questo scenario non tiene conto dei possibili danni che andrebbero a toccare il mercato turistico dei laghi.