(Adnkronos) – “Io ho grande rispetto per chi, come Zerocalcare, FumettiBrutti e altri, ha dato pubblicamente forfait e non sarà al Lucca Comics. Rispetto la loro decisione e la loro sensibilità, penso che si siano ritrovati costretti da un animus molto forte dentro di loro a prendere questa scelta. Nello stesso tempo rispetto anche chi, come me, considera il Lucca Comics uno spazio di libertà dove è necessario esserci”.
Lucca Comics, le parole di Tito Faraci
A parlare all’Adnkronos è Tito Faraci, il celebre sceneggiatore e fumettista di Topolino, che parla al telefono proprio dal Lucca Comics dove sta già allestendo il proprio spazio. “Da sessant’anni facciamo questo festival -dice all’Adnkronos Faraci, commentando le polemiche sulla manifestazione dopo la scelta di alcuni notissimi fumettisti come Zerocalcare e altri di non partecipare a causa del patrocinio dell’ambasciata israeliana- Appartiene a noi, è un prezioso terreno culturale, non solo nel mondo del fumetto ma anche per il mondo culturale italiano. E noi dobbiamo difenderlo anche dall’interno”.
Scelte da fare
Quindi, spiega lo sceneggiatore, “secondo me le scelte non sono contraddittorie: ci si può sentire costretti dal proprio animus personale, a non poterci venire, come nel caso di Zerocalcare, o ci si può sentire costretti a venire e a portare una testimonianza da dentro, come farò io”. Il ‘Lucca Comics’, aggiunge Faraci, “di chi è alla fine? E’ di chi lo organizza, della città che lo ospita e soprattutto appartiene al fumetto italiano. E il fumetto italiano è uno spazio di libertà. E io sono qua a portare proprio questa testimonianza”. (di Ilaria Floris) —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)