Quanto sta accadendo in Ucraina non può trovare alcuna giustificazione. L’atteggiamento della Russia da un lato e della NATO, con gli USA in primo piano, dall’altra sono deplorevoli. L’Ucraina è stata messa in mezzo – anche se parte in causa -in questa riviviscenza novecentesca e il tributo di sangue che già si è cominciato a versare non ha alcun senso.
La nota dell’U.E
Riportiamo la nota U.E emanata dalla quale emerge la condanna per l’azione russa ma che ci pare ancora troppo poco incisiva nei suoi contenuti e nei propositi.
“Condanniamo con la massima fermezza l’aggressione militare senza precedenti della Russia contro l’Ucraina. Con le sue azioni militari non provocate e ingiustificate, la Russia sta violando gravemente il diritto internazionale e minando la sicurezza e la stabilità europee e globali.
Condanniamo inoltre il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l’Ucraina e la invitiamo a rispettare i suoi obblighi internazionali.
Chiediamo che la Russia cessi immediatamente le azioni militari, ritiri incondizionatamente tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Tale uso della forza e della coercizione non ha posto nel 21 ° secolo.
Deploriamo la perdita di vite umane e le sofferenze umanitarie. L’UE e i suoi Stati membri sono pronti a fornire urgentemente una risposta umanitaria alle emergenze. Chiediamo alla Russia e alle formazioni armate sostenute dalla Russia di rispettare il diritto internazionale umanitario.
L’UE è fermamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo mentre affronta questa guerra. L’UE fornirà ulteriore assistenza politica, finanziaria e umanitaria”.
L’U.E e la guerra in Ucraina: Charles Michel
“Noi, l’Unione europea, siamo solidi come una roccia. Uniti, fermi e determinati, insieme alla NATO, insieme ai nostri alleati, partner e amici, a ritenere la Russia responsabile, a sostenere l’Ucraina e a proteggere la pace in Europa. Siamo fianco a fianco con tutti i paesi del mondo che vogliono sostenere l’ordine internazionale basato su regole per il bene della pace. Non credo che il popolo russo voglia la guerra“.
L’U.E e la guerra in Ucraina: Josep Borrell
“L’UE ha chiarito fin dall’inizio e al più alto livello politico che qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l’Ucraina avrà conseguenze enormi e costi elevati. La risposta dell’UE comprenderà pertanto misure restrittive sia settoriali che individuali, coordinate pienamente con i nostri partner transatlantici e affini”.
Cessare il fuoco è il primo passo indispensabile
Cessare il fuoco, fermare quest’azione senza senso – inteso come senso umano e non come senso di mera prevalenza di interessi economici e geopolitici – è ora primario e tutti gli attori in campo devono uscire dalle schermaglie ed entrare nel cuore del problema.
Bisogna creare un zona cuscinetto neutrale intorno alla Russia! Una cosa anche propugnata da Putin ma che tutti hanno fatto finta di non sentire. Una zona che veda innanzitutto l’Ucraina e poi anche Georgia e gli altri stati limitrofi. Salvaguardare le popolazioni e mettere fine ad un escalation davvero raggelante in pieno 2022.