Il quadro più famoso del mondo. La Gioconda che risiede al Louvre è stata presa a… torte in faccia. Un ragazzo ha ben deciso di imbrattare (il vetro che protegge) uno dei simboli dell’arte.
La Gioconda, Louvre e… una torta con panna
Una carrozzina, vestiti da donna ed una torta. Questi i tre elementi che hanno caratterizzato l’atto vandalico che ha subito la Gioconda. Il vetro che protegge il quadro ha comunque impedito che la tela venisse danneggiata in maniera irreparabile. Gli addetti alla sorveglianza e la polizia locale hanno in tempo zero bloccato l’autore del gesto che è avvenuto sotto gli occhi stupefatti dei visitatori che proprio in quel momento affollavano le sale del museo parigino.
Gli “attacchi” alla Gioconda
Proprio a causa della sua popolarità di livello globale unita al fatto di essere simbolo universalmente conosciuto, il capolavoro dell’arte è stato più volte soggetto ad attacchi: prima dell’avvenimento di qualche giorno fa, nel 2009 un visitatore gli lanciò contro una tazza da tè che andò a infrangersi contro la teca di vetro. Negli anni ‘50 in due occasioni la Monna Lisa fu lievemente danneggiata da due attentatori che in diverse occasioni lanciarono verso il quadro dell’acido e un sasso. L’episodio più clamoroso risale però al 1911 quando un italiano in Francia riuscì a rubare la tela nascondendola sotto la giacca.
Le “belle notizie”
La Gioconda, però, recentemente non porta solo notizie di tentati attacchi. Arrivano, infatti, grandi scoperte che svelano alcuni dettagli dl quadro stesso. Il paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda di Leonardo da Vinci è toscano, per la precisione pisano. Dietro il sorriso più enigmatico della storia dell’arte ci sono la torre di Caprona e il profilo dei monti pisani, da Vicopisano a Cascina, a Calci. La nuova ipotesi è stata presentata a Vinci (Firenze), nella sede del Centro Espositivo Leo-Lev, durante una conferenza dal titolo “La Gioconda svelata dalla scienza. Una nuova scoperta mondiale“.