La Lotteria Italia torna puntuale anche quest’anno. L’antico gioco, noto già agli antichi Romani, ha saputo resistere al passare dei secoli rinnovandosi ogni volta. Strumento ludico e di utilità sociale, ha esaltato la creatività tipicamente italiana, ha abbracciato con entusiasmo le nuove tecnologie, dalla televisione al digitale. Il 6 gennaio 2023 andrà in onda uno dei rituali collettivi più amati dagli italiani: che si tratti di stringere il biglietto tra le proprie mani o di monitorare l’App sullo smartphone, l’importante sarà sognare.
Come partecipare
Le informazioni ufficiali su Lotteria Italia 2022, ci dicono che:
- dallo scorso 19 settembre sono cominciate le vendite dei biglietti, sia cartacei che digitali
- l’estrazione dei 6 premi finali avverrà, come tradizione vuole, il 6 gennaio 2023 all’interno del programma “Soliti ignoti – Il ritorno” in onda su Rai 1
- il primo premio di prima categoria ammonta a 5 milioni di euro
- all’interno del programma “È sempre mezzogiorno” è invece possibile conoscere i premi giornalieri assegnati.
I biglietti sono disponibili in versione cartacea e digitale. I primi possono essere acquistati presso i rivenditori autorizzati da acquirenti maggiorenni; i secondi attraverso un conto gioco online, anche precedentemente aperto, presso uno dei rivenditori autorizzati alla vendita dei biglietti.
La Lotteria Italia tra passato e futuro
Gli iconici biglietti realizzati da grandi artisti contemporanei quali Piero D’Orazio, Antonio Corpora, Bruno Cassinari, Renzo Vespignani, Ugo Nespolo, Enrico Baj, quest’anno lasciano il posto ai protagonisti di un’iniziativa a sfondo sociale, “Disegniamo la fortuna”, il concorso dedicato ad artisti con disabilità. Una giuria d’eccezione, come si vede dal video della riunione, ha valutato le opere in concorso da riprodurre sui biglietti di questa edizione. I disegni scelti sono riproposti sia sui biglietti cartacei che sui digitali.
Il concorso, nato con l’edizione del 2021, vuole gettare le basi per una collaborazione sempre più solida tra l’Agenzia Dogane e Monopoli e il Terzo Settore. In realtà consolida quella che è una delle caratteristiche delle lotterie da sempre: contribuire a progetti di utilità sociale. Nel XV secolo, infatti, le lotterie erano organizzate per sostenere opere umanitarie e religiose; nel Settecento, finanziavano opere pubbliche. La lotteria del 1735 a Roma, per fare un esempio, fu organizzata per finanziare l’avvio della bonifica delle paludi pontine.
Una tradizione italiana
Il gioco della Lotteria affonda le sue radici nella notte dei tempi. La formula che conosciamo oggi nasce nel 1955, quando un decreto del Ministero delle Finanze la abbina a importanti programmi televisivi. Ricordiamo tutti le puntate del 6 gennaio di trasmissioni come “Fantastico”, “Carramba! Che fortuna”, “Affari tuoi”, “I migliori anni” “La prova del cuoco”. La prima lotteria italiana, però, risale al 1449: a fronte del costo di un biglietto pari a 1 ducato si poteva ambire a un premio di 300 ducati.
Nel Seicento lo Stato iniziò a intervenire nella lotteria e, dopo la nascita del Regno nel 1861, il governo assunse il monopolio di Lotto e lotterie che presero così carattere nazionale e una cadenza regolare. Il gioco di fortuna era praticato già ai tempi degli antichi Romani, che durante le feste erano soliti vendere biglietti numerati da estrarre a sorte. A quei tempi la vincita non era in monete, bensì in oggetti di diverso valore. Il vero divertimento stava nel tentare la sorte.