La lotta al fumo compie due nuovi passi avanti. A Torino e nel Regno Unito, infatti, sono state deliberate due nuove restrizioni per i fumatori. Quella del fumo è un’emergenza per la salute da non sottovalutare tanto che si pensa sempre più seriamente alla necessità di leggi che superino i confini cittadini per avere una valenza nazionale.
Il divieto di fumo a Torino
Per effetto di una delibera approvata dal consiglio comunale, a Torino non sarà più possibile fumare all’aperto. Nello specifico, la modifica del regolamento di polizia urbana prevede che si possa fumare all’aperto solo se ad almeno 5 metri di distanza da altre persone. E’ ammessa una deroga solo nel caso in cui le persone vicine abbiano dato il loro specifico consenso. Assolutamente vietato fumare vicino a donne in gravidanza e a minori.
Il divieto riguarda tutti i prodotti a combustione, dalle sigarette ai sigari, alle pipe, al tabacco riscaldato e alle sigarette elettroniche. A chi contravviene al provvedimento sarà comminata una multa di 100 euro.
La nuova legge del Regno Unito
Il parlamento britannico ha appena approvato una delle leggi più restrittive al mondo in materia di lotta al fumo. Ha vietato, infatti, l’acquisto di sigari e sigarette per coloro che sono nati dopo il 1° gennaio 2009. Non finisce qui: il decreto prevede che di anno in anno la soglia d’età per l’acquisto di sigarette si alzi di un anno. In questo modo tra 50 anni le uniche persone a cui sarà consentito fumare saranno gli over 65. Lo scopo di tali restrizioni, come si può ben capire, è quello di creare un’intera generazione di non fumatori.
Lotta al fumo: un’emergenza mondiale
Le leggi anti fumo approvate a Torino e in Gran Bretagna non sono casi isolati: nella stessa città piemontese esisteva già il divieto di fumare all’interno dei parchi gioco. A Milano, dal 2021, è vietato fumare all’aperto a una distanza minore di 10 metri dalle altre persone. A Nizza è vietato fumare in spiaggia. A New York è vietato fumare all’aperto, nei pressi di centri commerciali, di monumenti e palazzi famosi già da una decina di anni circa.
Alcuni Paesi, come Francia, Portogallo, Italia, hanno valutato la possibilità di approvare una legge anti fumo che abbia validità nazionale ma nessuno di essi è andato fino in fondo. Al momento gli unici due Paesi che hanno leggi nazionali sul fumo sono Messico e Giappone.
Certo è che sta aumentando la consapevolezza da parte dei governi verso i danni provocati dal fumo. L’Organizzazione mondiali della sanità ha definito il consumo di tabacco come “una delle più grandi minacce alla salute pubblica che il mondo abbia mai affrontato“. Uccide più di 8 milioni di persone ogni anno di cui 1,2 milioni sono persone esposte al fumo passivo. Oltre a predisporre l’organismo alla formazione del cancro ai polmoni, il fumo è uno dei fattori principali che contribuisce all’insorgenza di patologie cardio e neuro vascolari come infarto, ictus. Patologie che oggi, rappresentano la principale causa di morte nel mondo occidentale.
In copertina foto di Myriams-Fotos da Pixabay