“L’oro del Miglio d’Oro” di Catanzaro e Maggio
“L’oro del Miglio d’Oro” di Paquito Catanzaro e Annalisa Maggio edito da Officina Milenaè un appassionante libro per giovani lettori. Il protagonista, Pio, è un ragazzino annoiato che un giorno conosce un personaggio stravagante, anche un po’ invadente. Si tratta di un certo Massimo Troisi che lo scrolla dal suo torpore e lo convince a fare un bellissimo giro in bicicletta lungo il Miglio d’oro. Si tratta della strada che da San Giovanni a Teduccio e Barra passa per San Giorgio a Cremano fino ad arrivare a Torre del Greco, passando per Portici ed Ercolano. Insomma, un vero e proprio tour alla scoperta di pura bellezza. Pio rimarrà affascinato dalla ricchezza storica, paesaggistica e dalle strepitose ville vesuviane del Settecento.
“L’oro del Miglio d’Oro” di Catanzaro e Maggio utilizza un linguaggio semplice che arriva dritto al cuore dei ragazzi, con qualche piccolo e simpatico passaggio dialettale.
Il libro è illustrato con gli splendidi disegni ad acquerello di Annalisa Maggio che stimolano la fantasia del lettore, rendendo il viaggio di Pio una passeggiata davvero appassionante
Ringrazio l’autore per l’intervista ricca di dettagli che certamente vi incuriosirà. Se avete figli e amate il nostro territorio, la Campania, questo libro fa certamente al caso vostro. Condividete la lettura con i vostri ragazzi e poi accompagnateli a vedere tutto ciò che racconta Massimo Troisi nel libro!
Intervista a Paquito Catanzaro
Salve Paquito, lei è nuovo ai lettori di Cinquecolonne Magazine, ci può raccontare brevemente cosa fa nella vita, di cosa si occupa?
L’espressione “vivo in mezzo alle storie” mi racconta alla perfezione. Sono il redattore di una casa editrice (Colonnese); sono tra gli organizzatori di un evento letterario (Ricomincio dai Libri); coordino la redazione di un blog (Il Lettore Medio). Trascorro più tempo in libreria a presentare libri d’altri che a casa.
Chiaramente mi dedico anche alla scrittura, con una bella gavetta decennale tra: saggi sportivi, romanzi, raccolte di racconti e libri illustrati.
Se m’avanza tempo, mi concedo lunghe passeggiate con gli auricolari piantati nelle orecchie.
“L’oro del Miglio d’Oro” è stata per lei una sfida perché si è sempre occupato di pubblicazioni per adulti. Cosa le ha fatto scattare la scintilla?
Dal 2010 lavoro nelle scuole del territorio campano, coordinando laboratori teatrali e di scrittura creativa. Rapportarmi con tutti questi allievi (dal Nido fino al diploma) ha fatto nascere il desiderio di rivolgermi a loro attraverso una storia, sperando innanzitutto di fargli scoprire il piacere della lettura.
Da lettore e aspirante scrittore onnivoro ero desideroso di “sostenere quest’esame”: l’editoria per ragazzi è un settore in grandissima crescita ed ero curioso di capire se avessi la capacità di misurarmi con questa branca.
Partiamo dal titolo del suo libro. Cos’è tutto questo “oro”? Spieghiamo ai lettori cosa troveranno nel libro e perché ha scelto questo titolo?
Questo racconto è un atto d’amore verso il mio territorio, quello che va da Torre del Greco (città nella quale sono nato) fino a San Giorgio a Cremano (comune che, di fatto, mi ha adottato). Lungo questi pochi chilometri, ci sono: ville, musei, scavi archeologici, ma soprattutto storie. Quelle che desideravo condividere. Si parla del Museo di Pietrarsa, il più importante museo ferroviario d’Italia; degli Scavi Archeologici di Ercolano, uno dei siti più visitati al mondo; ma pure della manifattura del corallo, un’arte che continua a stupire a distanza di 150 anni, ma pure di Villa delle Ginestre, residenza di Giacomo Leopardi. Chiaramente c’è spazio anche per Villa Bruno, nel cuore di San Giorgio a Cremano, che mi piace definire uno dei posti del cuore.
Ad accompagnare il piccolo Pio nelle sue scoperte c’è una guida eccezionale, Massimo Troisi. Perché ha optato proprio per lui?
Chi meglio di lui? Massimo Troisi è stato uno dei più talentuosi attori del dopoguerra. Dotato di un’ironia sempre garbata, ma pure di una malinconia che ha del poetico. Avevo 12 anni quando la tv annunciò la sua morte e ci rimasi molto male. Credo che Il postino sia il suo lascito più bello.
Per questo volume era il testimonial giusto, così come lo è stato per il territorio: A San Giorgio a Cremano ci è nato, a Torre del Greco ha frequentato le scuole superiori, a Portici ed Ercolano ha cominciato la sua gavetta.
Paquito, vuole raccontare ai nostri lettori che obiettivo si è posto quando ha scelto di scrivere il libro?
Spero sia il primo di una lunga serie di albi illustrati. La prospettiva di scrivere per ragazzi è un sogno che spero di rendere reale col tempo. Per ora mi godo i riscontri de “L’oro del Miglio d’oro” ma sono già al lavoro su altri progetti.
Contestualizzando le ambizioni al libro, spero che arrivi questo messaggio ai potenziali lettori: “Mettete da parte lo smartphone e andate a scoprire le meraviglie nascoste a due passi da casa”.