L’ordinanza del presidente della Sicilia Musumeci ha creato grande scalpore. In tre punti, il presidente della regione siciliana ha ordinato lo sgombero dei migranti dagli hotspot dell’isola appellandosi alle motivazioni sanitarie. Pronta risposta del Viminale che bolla l’ordinanza come “senza valore” essendo non di materia della Regione l’argomento dei migranti.
Una ordinanza in tre articoli quella del presidente della Sicilia, Musumeci
Entro le 24 del 24 agosto, stabilisce il primo articolo, “tutti i migranti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e ricollocati in altre strutture fuori della Regione siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio“.
La Regione, mediante le aziende sanitarie provinciali territorialmente competenti, mette a disposizione delle autorità nazionali, “il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza”. Il secondo articolo stabilisce che, “al fine di tutelare e garantire la salute e l’incolumità pubblica, in mancanza di strutture idonee all’accoglienza, è fatto divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni comprese quelle delle Ong“. Rimangono ferme “tutte le ulteriori disposizioni di competenza del governo nazionale in tema di immigrazione, nonche’ le vigenti ordinanze del presidente della Regione siciliana“.
Il terzo articolo contiene le disposizione finali: “La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta le conseguenze sanzionatorie previste dalla legge vigente“. L’ordinanza ha valore dal 23 agosto al 10 settembre 2020.
La risposta del Viminale
Poche ore dopo il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che la materia «è di competenza statale» , dunque l’ordinanzanon ha valore: «La gestione dei flussi migratori — spiegano al Viminale – non è una materia di competenza delle regioni ma è disciplinata dalle leggi nazionali, quindi non si capisce come l’ordinanza di Musumeci possa funzionare. Nessuna polemica con Musumeci puntualizzano le fonti «ma non è materia sua. Il governo è impegnato giorno e notte nella ricerca di soluzioni che servano ad allentare la pressione su Lampedusa e su tutta la Sicilia, ma non si capisce che effetti possa avere l’ordinanza disposta dal presidente della Regione».
Regioni e Governo, conflitti recenti
Quella tra la regione Sicilia e il governo è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di discussioni che il Viminale si è ritrovato ad affrontare contro le regione italiane. Come, ad esempio:
- La Regione Calabria: la presidente Jole Santelli ha da sempre non condiviso le restrizione del governo nazionale riguardo il lockdown e soprattutto il post lockdown. Tramite varie ordinanze la regione calabrese, infatti, ha deciso di imporre meno restrizioni di quelle previste per l’immediato post-lockdown.
- I treni e i posti a sedere: altra questione è stata quella della concessione (poi tolta) di poter utilizzare tutti i posti a sedere nei treni di tutta Italia. Il successivo dietro front del Ministero della Salute non ha fermato regioni come la Lombardia a ridare la possibilità, almeno ai treni regionali, di poter utilizzare tutti i posti a sedere nei vagoni.