Il ministro della Salute Roberto Speranza obbliga con un’ordinanza le compagnie ferroviarie a fare un passo indietro ripristinando il distanziamento interpersonale di almeno un metro all’interno delle carrozze dei treni.
Distanziamento o non distanziamento sui treni? La risposta del ministro Speranza
La decisione delle compagnie ferroviarie aveva suscitato polemiche e scatenato molte perplessità nel mondo scientifico, al punto che il ministero della Salute è intervenuto per correre ai ripari, visti anche i dati preoccupanti che mostrano una risalita della curva dei contagi.
“Abbiamo bisogno di continuare sulla linea della prudenza. La battaglia purtroppo non è ancora vinta. Restano tre regole fondamentali il distanziamento di almeno un metro, l’utilizzo delle mascherine e il lavaggio frequente delle mani. Rispettare queste tre regole è davvero decisivo nella fase di convivenza con il virus”
Il ministro della sanità Roberto Speranza
Il Ministro Speranza tramite un’ordinanza blocca l’annullamento del distanziamento interpersonale di almeno un metro all’interno delle carrozze dei treni. Le reazioni non sono mancate soprattutto da parte delle compagnie ferroviarie che nei giorni seguenti l’ordinanza hanno dovuto cancellare diverse corse in tutta Italia.
Le misure delle Regioni
L’ordinanza del ministro, quindi, stralcia quanto previsto dal provvedimento firmato ieri dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che stabiliva che per i mezzi autofilotranviari di trasporto pubblico locale interurbano della regione fosse consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi; lo stesso per i mezzi metropolitani, bus e tram urbani e per i treni utilizzati per i servizi ferroviari di trasporto pubblico regionale. Norme che ora non saranno più valide con il ritorno dell’obbligo del distanziamento sui mezzi di trasporto. Anche se la Regione Lombardia non si adegua e in serata conferma le proprie decisioni sul trasporto locale. Così come la Liguria. Nei giorni scorsi, però, diverse regioni avevano già fatto cadere i limiti imposti dal distanziamento.
Lì dove ci sono regioni che decidono di eliminare il distanziamento sui treni, d’altro canto abbiamo regioni che appoggiano la decisione del ministro Speranza. Esempio è la regione Lazio che tramite le parole del suo assessore alla Sanità, Alessio D’Amato:
"Mentre aumentano i contagi e le regioni con valore rt superiore a 1 siamo sicuri che è una buona idea eliminare distanziamento sui treni? Questa decisione si accompagni ai test rapidi a viaggiatori su treni e i voli. Si dà un messaggio sbagliato. L'Italia è accerchiata da Paesi in cui la curva sale e qui si dice stop al distanziamento. Ricordo che Roma è la principale destinazione dei treni ad alta velocità del Paese".