Uno studio di pochi mesi fa ha misurato che ogni persona trascorre in media sette ore ogni giorno connessa. Si tratta di una grossa fetta di tempo: considerando un periodo di riposo di circa otto ore, significa che più del 40% del tempo da svegli è trascorso online, una percentuale a dir poco impressionante. Si è molto discusso, e ciclicamente si continua a farlo, sul limitare gli accessi al web, prevedere delle aree offline, normare età minime di accesso alla rete e tempi di permanenza, e altre idee più o meno condivisibili o realizzabili.
Il punto però è che tali iniziative sono spesso del tutto irrealizzabili. Il semplice dato percentuale, di per sé impressionante, va infatti contestualizzato considerando come Internet sia una costante del quotidiano. Quando si parla di tempo trascorso connessi, infatti, non bisogna semplicemente pensare a utenti che apaticamente scorrono le home dei social o rimbalzano tra le schede di un browser; la realtà è che le attività trascorse connessi sono innumerevoli e molto diverse tra loro, perciò anche il tempo trascorso online aumenta di conseguenza.
Quando parliamo di tempo trascorso online, per esempio, difficilmente pensiamo a una persona che guarda un evento sportivo. Eppure la maggior parte delle volte seguire uno sport equivale a trascorrere tempo connessi. Quasi tutti gli sport ormai vengono coperti da trasmissioni in streaming: a volte si tratta di esclusive, come quando vengono trasmessi da servizi come Prime Video o DAZN, ma anche quando le trasmissioni avvengono per via satellitare, come ancora per molte pay TV, si affiancano servizi streaming estremamente utilizzati. Del resto anche le aziende tradizionali, come RAI o Mediaset, hanno i loro servizi streaming, e stando ai numeri si tratta di servizi estremamente utilizzati per lo sport e non solo.
Larga parte del tempo trascorso online comunque è effettivamente trascorsa in attività prevedibili, come per l’appunto l’utilizzo dei social. Di quelle sette ore quotidiane una buona fetta, oltre due ore, è trascorsa sui social media. Anche in questo caso sono molti gli studi fatti sull’evoluzione dei social network, e la maggior parte di essi ne sottolinea i diversi aspetti critici e migliorabili. Ma, allo stesso tempo, la conclusione è sempre la medesima: i social, nati per fini personali, si sono talmente allargati alla comunicazione pubblica e all’informazione che oggi è impossibile pensare di eliminarli dal tempo trascorso connessi.
Altra attività sulla quale non sempre si ragiona abbastanza è il tempo trascorso con qualche videogioco. Il numero di videogiocatori nel mondo è in costante crescita, e la maggior parte di essi dichiara di giocare tramite dispositivi mobili. Questi, ma anche le console di gioco tradizionali, sono caratterizzati dalla necessità di essere connessi per poter giocare. È un aspetto che vale a ogni livello del gaming: gli appassionati di multiplayer si confrontano online, chi apprezza i giochi da casinò può contare sulla roulette e altri giochi in piattaforme online, gli appassionati di retrogaming cercano nei cataloghi di giochi online. Perfino chi si dedica esclusivamente ai single player, di fatto, gioca online: tra acquisto di giochi digitali, relativi download e aggiornamenti, sistemi anti pirateria e perfino servizi come il cloud gaming, nemmeno questi sono del tutto internet free.
Rimanendo nel campo dell’intrattenimento, grande protagonista del tempo trascorso connessi è quello dedicato alla visione di film e serie TV, oltre che all’ascolto di musica e podcast. Sommate, queste attività rappresentano circa metà delle sette ore trascorse giornalmente online, e sono accomunate da un aspetto: essere fruite tramite rete. Le piattaforme di streaming video sono estremamente diffuse, e quando si guarda un film o una serie TV si accede quasi sempre a questi servizi. Lo stesso può dirsi per altri contenuti più casual in piattaforme online come YouTube o Twitch, mentre per musica e podcast la loro fruizione è praticamente esclusiva delle piattaforme di streaming audio. Insomma, anche il tempo dedicato all’intrattenimento è tempo passato online.
Più in generale, si potrebbe pensare a qualsiasi attività fatta tramite smartphone. In qualsiasi momento della giornata, quando facciamo qualcosa sul nostro cellulare stiamo trascorrendo tempo online. Che sia una controllata alle mail, rispondere a un messaggio o seguire un itinerario sul navigatore, anche questi minuti contribuiscono alla media di sette ore giornaliere.
E, giunti a questo punto, forse non sono poi così tante: a essere tante sono le attività per le quali è necessario disporre di una connessione, e a questo sarà molto difficile porre rimedio.
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