Con il suo alternative pop rock, Elisa giunge nel capoluogo campano, prima tappa del Sud Italia, estasiando le miriadi di fan accorsi dall’intera regione. La data di Napoli cosi come altre sono state aperte dal finalista di Amici 2015, Lele Esposito.
La cantante friulana, accompagnata da una band di musicisti davvero strepitosi, quali Andrea Rigonat alle chitarre, Cristian “Noochie” Rigano alla tastiera, pianoforte e sintetizzatore, Andrea Fontana alla batteria, Carlo Bonazza alle percussioni, Max Gelsi al basso e due coriste black, Jessica Childress e Charlotte Gibson, ha scatenato e fatto tremare l’intero Palapartenope in trepidante attesa da mesi per questo appuntamento imperdibile.
La compositrice di Monfalcone ha regalato con la sua dolce voce due ore di dinamismo, sano divertimento e melodie d’autore. Pezzi in pieno stile rock si sono susseguiti a brani dalle note tenue, il tutto interpretato magistralmente.
Sono trascorsi ben 19 anni, ma la timida e riservata giovincella di Pipes and Flowers resta una conferma, un portento di talento e luce propria. Di poche parole anche lì sul palco, ma pronta a regalare fino all’ultimo briciolo di entusiasmo, messo e trasmesso in ciascun brano, mettendosi a nudo tra testi, parole e note.
Ventisei le canzoni in scaletta, ad alternanza successi del passato, Labirinth, Rainbow, Together, Heaven out of hell, Luce, Broken, Cure me, A modo tuo, Eppure sentire, L’anima vola, Gli ostacoli del cuore, Ti vorrei sollevare alle tracce del suo ultimo album “On”, progetto in collaborazione con artisti nostrani quali Emma, Giuliano Sangiorgi e Jack Sansoretti.
L’omaggio a Mia Martini con Almeno tu nell’universo e il tribute a Leonard Cohen con Hallelujah sono da brividi.
Il suo ON Tour come già stato spiegato all’inizio di questo lungo viaggio su e giù per la penisola è prima di tutto “innovazione, energia e vitalità”. Promessa mantenuta egregiamente. Un live che seduce e lascia addosso la piacevole sensazione della contentezza di esserci anche al più scettico in platea.
Un palco strutturato armonicamente in semplicità, tuttavia arricchito da tanti effetti speciali, giochi di luce, ologrammi, immagini in sfondo, ma con un unico comun denominatore, protagonista indiscussa, la musica. D’altronde “la musica è tutto ciò che abbiamo”, parola di Elisa.