Con una presenza di quasi 25mila venditori, la Lombardia vale il 15,2% del fatturato nazionale delle aziende associate Univendita. Seguono in classifica Campania e Veneto. Al Sud e Isole la presenza più elevata di venditori a domicilio
Nel 2016 è ancora una volta la Lombardia la regione leader della vendita a domicilio con un fatturato di 249 milioni 813mila euro. Lo conferma la rilevazione del Centro Studi Univendita sulle proprie aziende associate: il risultato lombardo rappresenta il 15,2% delle vendite nazionali, che hanno raggiunto nel 2016 la cifra di 1 miliardo 643 milioni di euro (+2,6% rispetto all’anno precedente).
Nel Nord Ovest, che vale il 25,8% del fatturato nazionale, la Lombardia è di gran lunga la regione che “pesa” di più (Piemonte/Valle d’Aosta e Liguria valgono rispettivamente il 7,8% e il 2,8%). Nella classifica del fatturato della vendita a domicilio la Lombardia è seguita da Campania (168 milioni di euro) e Veneto (156 milioni di euro). Se si guarda alle aree geografiche, è il Sud e Isole a guidare la classifica con il 35,2% del fatturato (578 milioni di euro); seguono Nord Ovest (424 milioni di euro), Nord Est (353 milioni di euro) e Centro (288 milioni).
Quanto agli addetti alla vendita, nel 2016 in Lombardia hanno operato 24.800 venditori a domicilio, pari al 15,8% del totale italiano (157mila addetti). Nella classifica della presenza dei venditori la Lombardia è seguita da Campania (con 22.100 addetti) e Sicilia (con 20.700 addetti). Guardando alle aree geografiche è al Sud e Isole che nel 2016 si è concentrato il maggior numero di venditori (74.400 addetti pari al 47,4% del totale); seguono il Nord Ovest con 37.000 addetti, il Nord Est con 23.200 addetti e il Centro con 22.300 addetti.
«La Lombardia si conferma, di anno in anno, la regione dove le aziende della vendita a domicilio realizzano più vendite in termini assoluti –dichiara Ciro Sinatra, presidente Univendita– e i numeri dei venditori sono in linea con il dato del fatturato. La grande presenza di venditori a domicilio nel Sud e Isole, quasi la metà del totale nazionale, si spiega con il fatto che in quell’area geografica l’occupazione femminile è più bassa rispetto alla media nazionale, così molte donne colgono l’opportunità offerta dalla flessibilità della vendita diretta che consente di conciliare il lavoro con gli impegni familiari».