(Adnkronos) – “Questo evento ci invita a celebrare e ricordare l’importanza della dieta mediterranea, non solo un modello alimentare salutare e sostenibile, ma anche un pezzo fondamentale della nostra identità culturale. La dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, è un vero e proprio stile di vita caratterizzato da tradizioni, alimenti e convivialità, famoso nel mondo come sinonimo di buona salute e creatività gastronomica.
L’Italia ne è custode, ma io credo che ne sia protagonista e dobbiamo impegnarci a tutelare e valorizzare questo modello di sviluppo che è il nostro”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, oggi in un video messaggio nel corso del convegno, in occasione della prima giornata nazionale del Made in Italy, sulla dieta mediterranea al Museo archeologico Paestum e Velia (Sa).
“Vogliamo garantire alle future generazioni quella sicurezza alimentare, quella garanzia di cibo per tutti che sia anche buon cibo per tutti – continua il ministro – frutto del lavoro degli agricoltori, dei produttori, dei trasformatori che non deve perdersi” considerando “solamente il prezzo o le produzioni standardizzate che abbattano i costi e che accentrano le ricchezze nelle mani di pochi. Il cibo non è solo nutrimento, è un elemento centrale nella prevenzione delle malattie, nella cura, nel benessere fisico e mentale come Ippocrate sosteneva, nel settimo secolo a.C, insieme allo sport”.
“Dobbiamo contrastare ogni spinta all’omologazione delle diete e dobbiamo fermamente dirci contrari ad etichettature condizionanti che non siano informative, così come abbiamo fatto con il Nutri-Score. Lo dico con chiarezza”: questa etichettatura “informa poco, condiziona molto. Perché? Per far scegliere quei prodotti che rendono di più a chi sostiene questi modelli, invece di sostenere la possibilità di discernimento e di scelta delle persone” rimarca Lollobrigida, che poi aggiunge: “Dobbiamo essere un po’ meno consumatori, un po’ più persone che sanno individuare qual è la scelta corretta per loro, per i loro figli e per le future generazioni. Dobbiamo lavorare sulle scuole, sulla formazione.
Ringrazio i docenti che fanno un lavoro straordinario in questo senso, ma anche gli strumenti dell’innovazione, anche i social, quando possono dare delle informazioni utili anche ai soggetti che le recepiscono e non solamente a chi finanzia le promozioni”. Ed ancora: “Abbiamo necessità di investire anche su sistemi alimentari, su catene di produzione per dare sempre di più la possibilità di valorizzare il ruolo del cibo di qualità, contrastando invece modelli come quelli che immaginano di avere cibi ipertrasformati o realizzati in laboratorio, che nulla c’entrano con il benessere e la qualità che questa nostra dieta mediterranea ci ha garantito nel tempo”.
“Quest’anno anche il G7 sull’agricoltura sarà incentrato su questo modello – continua il ministro – Vogliamo raccontare al mondo come le nazioni più progredite possano affrontare il problema della sicurezza alimentare aiutando chi ha potenzialità, come l’Africa, ma che non ha avuto gli strumenti, perché spesso è stato solo un oggetto di sfruttamento. Serve un’alleanza forte, per esempio, tra Europa, e Africa, tra nazioni occidentali e paesi in via di sviluppo, per creare autosufficienza alimentare in quelle nazioni, ma anche dare la possibilità di valorizzare la qualità dei loro prodotti dandogli un prezzo giusto, in linea con i nostri mercati e far crescere quindi anche la ricchezza di quei popoli”.
Su questo “abbiamo lavorato e continueremo a farlo con il Governo Meloni. L’evento di oggi contribuisce in modo significativo anche alla possibilità di raccontarci e confrontarci, perché il confronto – conclude Lollobrigida – è sempre un’occasione che chi è convinto delle proprie idee non sfugge mai”.
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