L’obbligo del Green Pass, pensato come strumento necessario per la riprese delle attività che implicano afflusso e contatto con il pubblico, sta scatenando una serie di rilievi (alcuni addirittura di costituzionalità) e di manifestazioni contrarie che davvero rasenta l’incredibile.
Roberto Speranza – Ministro della Salute
“Abbiamo approvato un nuovo decreto legge che punta sullo strumento del green pass per gestire questa fase epidemica. In questa fase la scelta del governo è investire sul pass per evitare chiusure e tutelare liberta”
Questo il punto nodale, munirsi di uno strumento che dando certezza della prevenzione e della vaccinazione permetta a tutte le attività economiche, ma non solo, di potersi realizzare in sicurezza e quindi l’estensione all’ambito scolastico sembra addirittura naturale sia per gli studenti che, soprattutto, per i docenti e il personale amministrativo ed ATA.
Roberto Speranza – Ministro della Salute
“Ci impegniamo perche la scuola possa aprire in sicurezza in presenza da settembre e disponiamo il pass obbligatorio per tutto il personale scolastico, lo stesso per l’Università”. “Il provvedimento è stato approvato all’unanimità in Cdm: per me non è assolutamente la vittoria di una parte ma del paese”.
L’obbligo del Green Pass fra se e ma
Invece, proprio nell’ambito scolastico sono nati i soliti distinguo, i ‘se’ ed i ‘ma’ argomentati da costruzioni logiche (o meglio da costruzioni mentali al limite dell’illogico) che lasciano davvero basiti. Sia chiaro è pleonastico che ognuno sia libero di pensarla come vuole specie sui vaccini ma che proprio il mondo della scuola e dell’Università si faccia megafono di tesi complottiste o addirittura anti vax fa davvero riflettere per cercare di capire dove stiamo andando e con quali strumenti mentali crescono i nostri ragazzi.
Siamo appena venuti fuori da un anno, anzi molto di più, in cui la DaD o DiD o come dir si voglia l’ha fatta – e meno male – da padrona; ora si cerca di far ripartire l’anno scolastico fra le solite e le nuove mille difficoltà e chi si mette a fare muro sono i docenti ed i lavoratori della scuola? Sia chiaro solo una parte, una piccola parte grazie a Dio ma pur presente, però.
La difesa d’ufficio dei sindacati di questi che si professano dubbiosi di mestiere lascia un attimo perplessi visto che nessuno ne chiede l’abiura in pubblica piazza ma solo la destinazioni a mansioni che non prevedano il contatto con la platea scolastica e magari una rimodulazione del loro apporto al sistema scuola stesso.
Incipit Decreto Green Pass
“assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva”
L’obbligo del Green Pass, solo uno strumento di tranquillità
Questo alla fine l’unica cosa che conta e se abbiamo uno strumento a disposizione lo si usi senza tanti sofismi. Tutela dei dati personali, tutela della libertà non c’entrano proprio un bel nulla con il Green Pass lo si dica forte e chiaro almeno una volta!
Ognuno è libero di scegliere per se ma se si è comunità e democrazia la propria libertà finisce la dove inizia quella del mio vicino. Questa pandemia un risultato sociale lo ha già ottenuto: quello di mostrare ognuno per quello che è senza finzioni e senza maschere, nonostante le mascherine.