(Adnkronos) – “Non esistono test oggettivi per diagnosticare con precisione la sindrome da Pasc (Sequele post-acute da Sars-Cov-2), una forma di Long Covid a livello cardiovascolare”. Lo ha stabilito uno studio di coorte dell’America College of Physicians pubblicato su ‘Annals of Internal Medicine’.
Cos’è il Long Covid?
Il long COVID è una condizione medica complessa che si manifesta in alcune persone che hanno avuto il COVID-19. Si caratterizza dalla persistenza o dalla comparsa di sintomi anche diverse settimane o mesi dopo la guarigione dall’infezione acuta. In sostanza, è come se il virus lasciasse un’impronta sul corpo, causando una serie di disturbi che possono influenzare la vita quotidiana in modo significativo.
Long covid, lo studio
“I dati suggeriscono anche che molti dei sintomi a lungo termine della Pasc siano dovuti all’infiammazione in corso, piuttosto che all’invasione virale dell’area interessata”, precisano i ricercatori. I ricercatori del National Institutes of Health hanno studiato più di 10mila pazienti adulti arruolati nello studio ‘Recover’ (Researching Covid to Enhance Recovery) per indagare i marcatori clinici di laboratorio del Sars-CoV-2 e Pasc. Ebbene, i ricercatori hanno scoperto “che nessuno dei 25 valori clinici di laboratorio valutati nello studio poteva servire come biomarcatore clinicamente utile della Pasc”.
L’editoriale
Un editoriale di accompagnamento alla ricerca firmato da ricercatori della Johns Hopkins University spiega “che alcune delle maggiori sfide irrisolte della pandemia di Covid riguardano la comprensione, la diagnosi e il trattamento del Long Covid“.
—salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Foto di Miguel Á. Padriñán da Pixabay