Nel 2020 con l’arrivo del Covid-19, lo stress è diventato un fattore ampiamente diffuso a causa del nuovo assetto sociale, che la pandemia ci ha costretto a vivere.
Il Covid-19 è entrato prepotentemente nelle nostre vite, nelle relazioni sociali, nel lavoro e nella gestione economica, causando forti restrizioni e cambiamenti. Questa emergenza ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a stilare una serie di consigli pratici, per gestire al meglio lo stress da Pandemia .
Lo stress è considerato uno dei “mali del secolo”, nel contesto mondiale attuale è purtroppo un fattore molto presente. Se gestito però, può essere un elemento propulsivo, per migliorare il proprio status. Imparando a conviverci si possono addirittura trarne degli aspetti positivi.
Luca Mazzucchelli psicologo, psicoterapeuta e divulgatore. Dal 2014 al 2020 Vicepresidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia. Formatore e autore di diversi libri tra cui “Fattore 1%” e “L’era del cuore”.
Ci racconta in questa intervista, quali sono i fattori determinanti dello stress e cosa si può fare per trasformarlo da nemico ad alleato.
Quali sono i fattori identificativi fisici e psicologici che ci fanno capire di essere vittime dello stress?
Il primo aspetto di cui tenere conto è che il modo in cui interpretiamo i nostri “sintomi”, in relazione a una determinata situazione percepita come stressante, dipende principalmente dalle credenze che possediamo sullo stress.
Fatta questa premessa, alcuni dei segnali fisiologici più comuni sono tachicardia, mal di testa, reazioni psicosomatiche e l’insonnia. Tra i segnali psicologici sicuramente vi è la percezione di sentirsi senza energie, di aver perso il controllo, il calo del desiderio sessuale e la difficoltà a rilassarsi.
Qual è l’assetto mentale che dobbiamo acquisire per trasformare lo stress da nemico ad alleato?
L’idea maggiormente diffusa sullo stress è che quest’ultimo, sia qualcosa che dovrebbe essere assolutamente evitato. Quest’idea ci ha portato a percepire lo stress come una minaccia, piuttosto che un’occasione di crescita. È proprio qui che possiamo fare la differenza: abbiamo il potere di decidere se continuare a percepire lo stress come una minaccia da evitare a tutti i costi oppure se percepirlo come una sfida, come un’importante occasione di crescita personale. È chiaro che in quest’ultimo caso, lo stress diventerà per noi un vero alleato. Infine, l’assetto mentale che adottiamo ha una notevole ricaduta sul modo in cui percepiamo i segnali associati allo stress, di cui abbiamo parlato nella domanda precedente.
Quali sono i maggiori fattori che causano stress?
Quali sono le cose veramente importanti nella tua vita? A questa domanda, spesso, le persone mi rispondono dicendo: i miei figli, il mio lavoro, il/la partner e così via. Il punto è che tutto ciò che per noi è veramente importante ci causerà una certa quantità di stress. È utile pensare che la sensazione di sentirsi stressati, quindi, è generata da ciò che per noi è ha veramente valore.
Nel tuo video corso sulla gestione dello stress parli di Mindeset e 4 fattori chiave di cosa si tratta ?
Sulla base della ricerca scientifica e della mia esperienza come clinico e psicoterapeuta ho selezionato 4 chiavi fondamentali per gestire lo stress nel modo più efficace.
La prima chiave è quella del significato.
In particolare, smetteremmo di percepire alcune attività come stressanti se imparassimo a recuperare il significato più profondo del perché stiamo svolgendo quell’attività. Ad esempio, un addetto alle pulizie di una scuola potrebbe concentrarsi sulle azioni ripetitive che deve compiere ogni giorno oppure pensare che, grazie al suo lavoro, molti bambini potranno vivere un nuovo giorno a scuola in un’ambiente pulito e curato.
La seconda chiave è quella della connessione sociale.
n questo caso, mi riferisco all’importanza di sentirsi vicini alle altre persone e a contribuire positivamente alla società. Potremmo, ad esempio, non solo porci obiettivi personali, ma anche obiettivi che abbiano una ripercussione positiva sugli altri e sulla società.
La terza chiave è connessa alle nostre energie e al nostro stato di salute.
Come abbiamo visto precedentemente, uno degli aspetti psicologici dello stress è proprio la percezione di sentirsi “scarichi”. È fondamentale, a tal proposito, apprendere sane abitudini per alimentare le nostre energie e stare in salute. Alcune delle buone abitudini che può esserci utile acquisire sono fare sport, dormire bene, seguire un’alimentazione sana e meditare.
Per ultimo, ma non per importanza vi è il tema delle relazioni tossiche.
Si tratta di imparare a riconoscere i “vampiri emotivi” con i quali ci relazioniamo, ovvero coloro che ci “risucchiano” le energie, e apprendere le strategie migliori per relazionarci con loro
E’ possibile pensare di vivere una vita senza stress?
Abbiamo messo in evidenza precedentemente che lo stress sorge dalle situazioni che per noi sono veramente importanti. Ribalterei la domanda in questo modo: prova a eliminare tutto ciò che ha valore nella tua vita e che, ad oggi, ti genera stress; ti sembra una vita significativa? Probabilmente no. Anziché pensare di vivere una vita senza stress, sarebbe utile lavorare a un livello più profondo. In particolare, si tratta di modificare le nostre credenze verso tutto ciò che ci genera stress, e quindi percepire queste situazioni come qualcosa che aggiunge valore alla nostra esistenza e magari anche a quella degli altri.
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