L’Arena Flegrea ha avuto il piacere di ospitare per la prima volta a Napoli e in esclusiva per il sud Italia, Kamasi Washington, con special guest Enzo Avitabile per il Noisy Naples Fest.
Il trentottenne sassofonista e compositore californiano, considerato dalla critica il nuovo messia del jazz, si è esibito con il suo super combo, impreziosito dalla presenza del soul brother di Marianella presentando “Heaven And Earth”, cielo e terra, anima e corpo o ancora se vogliamo, spirito e sangue: il suo ultimo lavoro discografico.
L’intento e aspirazione del sassofonista americano secondo alcuni critici, è far riemergere suoni e sonorità del jazz dei tempi andati, quelli di Coltrane, Ayler e Coleman per intenderci.
L’artista è accompagnato da una band di grandi professionisti: dal tastierista al bassista, dal trombettista al clarinettista, dalla voce sinuosa e sensuale dell’unica presenza femminile del gruppo a…in special modo i due batteristi. Il sound di questi due talenti con il virtuosismo delle loro percussioni, che talvolta pare divergere seguendo strade diverse, per poi fondersi e regalare al jazz di Kamasi un ritmo davvero potente, trascina lo spettatore fino a raggiungere quella sorta di Nirvana dello spirito in cui il musicista statunitense sembra immerso.
Acclamato ai più importanti festival del mondo, dal Coachella al Glastonbury, dal Fuji Rock al Bonnaroo, per la sua prima volta a Napoli ha deciso di (con)dividere il palco con l’artista partenopeo simbolo della contaminazione sonora: Enzo Avitabile.
La coinvolgente serata all’insegna del Jazz, infatti, si arricchisce ancor di più con l’intervento del musicista napoletano a dimostrazione di quanto la musica di Napoli e il ritmo che ogni partenopeo porta nel sangue e nel proprio Dna, possa fondersi e senza difficoltà alcuna, con i variegati ritmi musicali di etnie diverse.
L’apice di questo connubio musicale si è avuto infatti quando Avitabile ha reso omaggio all’artista del sax, (a nome di Napoli, del sud e del sud del mediterraneo), con un brano musicale in lingua in parte greca ed in parte partenopea.
In pochi attimi il pezzo si è fuso perfettamente e con naturalezza estrema con il sound della band di Kamasi regalando ai presenti vibrazioni ed emozioni uniche.
L’ultimo lavoro del jazzista pubblicato lo scorso giugno, ha ispirato il recente cortometraggio “As Told To G/D Thyself” diretto dal collettivo di cineasti The Ummah Chroma, presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2019.
Originario di Los Angeles, Washington è attualmente uno dei compositori e sassofonisti più apprezzati al mondo. Il suo triplo cd d’esordio “The Epic” – che seguiva i primi 3 lavori autoprodotti – è stato osannato dalla critica specializzata come il miglior album del 2015: un vero manifesto sonoro con una visione del jazz profondamente progressiva e spirituale.
Compositore di talento, sofisticato creatore di architetture sonore e soprattutto un musicista geniale vanta tra le sue varie collaborazioni: Kendrick Lamar, John Legend e Thundercat, Snoop Dogg, l’orchestra di Gerald Wilson e Raphael Saadiq, Florence and the Machine e dulcis in fundo Lauryn Hill.
Quattro in totale le tappe italiane del suo tour europeo, dopo la data campana, l’artista si esibirà anche a Gorizia, Milano e Umbria Jazz, anticipazione della tournée americana di agosto con il leggendario Herbie Hancock.
A Napoli al cospetto di un pubblico esperto e appassionato di jazz, Washington ha dato dimostrazione della sua grandezza e di come questo genere musicale possa essere incalzante e coinvolgente tanto e quanto altri generi più diffusi e popolari. Ancora una volta in scena all’Arena Flegrea uno show di tutto rispetto: decisamente…buona la prima!