Ha fatto il giro del web lo strano caso dello stormo di merli che si è “accasciato” al suolo in Messico. Perché è successo questo avvenimento? Le ipotesi non mancano…
I merli caduti dal cielo in Messico
Cuauhtémoc, Messico settenrionale. Una normale mattina per la municipalità messicana viene scombussolata da un evento a dir poco incredibile. Uno storno enorme di merli si abbatte su una stradina di fronte ad una casa. Il video riprende l’esatto momento ma dopo un iniziale shock, i volatili man mano iniziano a riprendersi ed a riprendere quota per volare via dal luogo del misfatto.
Il gioco dei perché?
Nell’esatto momento in cui il video è diventato virale nel web è partita la caccia al perché questo avvenimento sia accaduto. Non sono mancate teorie “particolari” che, ormai, per ogni storia particolare escono fuori:
- 5G
- Complotti
- Strani Esperimenti
Insomma, una carrellata che abbiamo purtroppo imparato a conoscere fin troppo bene. Il giornale locale El Heraldo de Chihuahua, che per primo ha raccontato la storia, riporta l’opinione di un veterinario del luogo, per il quale la morte degli uccelli potrebbe dipendere da inalazione di fumo tossico, oppure da elettrocuzione dopo che gli itteri erano stati posati a lungo su linee elettriche. Il veterinario conclude che non è possibile determinare con certezza la causa della morte.
Ipotesi, smentite e… nuove ipotesi
“Gli itteri testagialla sono una specie migratoria, quindi abituata a far fronte a condizioni meteo avverse. In genere, i migratori sanno riconoscere le situazioni di forte perturbazioni e si fermano, oppure cambiano rotta. Certo, può capitare che nei viaggi di spostamento alcuni individui possano perdere la bussola di orientamento a causa di condizioni meteo estreme, ma è un evento molto raro“
Con queste parole l’ornitologo Mauro Gustin ha voluto smentire l’ipotesi del quotidiano messicano ma lanciando una nuova ipotesi:
“È più verosimile che in uno stormo compatto dove si assembrano decine di migliaia di individui ci siano evoluzioni repentine di restringimento a causa dell’attacco di un predatore. Gli uccelli, per sfuggire al predatore, mutano troppo rapidamente la direzione e vanno a cozzare gli uni contro gli altri, finendo a terra in gruppo. È un po’ quel che accade con le auto nel traffico intenso: in genere siamo in grado di regolare andatura e spostamenti, ma se qualcuno frena d’improvviso o cambia direzione, magari proprio per evitare un pericolo, finiamo uno addosso all’altro“