La scuola italiana ha fissato l’apertura il 14 Settembre 2020 ma c’è chi pensa allo slittamento. Le varie regioni italiane, infatti, stanno pubblicando i propri calendari scolastici ed alcune di esse hanno deciso (o stanno decidendo) per uno partenza “ritardata” delle lezioni.
I calendari scolastici regionali d’Italia
- Abruzzo: inizio lezioni il 14 settembre. Delibera
- Alto Adige: inizio lezioni il 7 settembre
- Basilicata: inizio lezioni il 14 settembre
- Campania: a scuola dal 14 settembre al 5 giugno 2021
- Emilia-Romagna: inizio lezioni 14 settembre.
- Friuli Venezia Giulia: inizio lezioni mercoledì 16 settembre. Avviso
- Lazio il prossimo anno scolastico comincerà lunedì 14 settembre 2020 e terminerà martedì 8 giugno 2021.
- Liguria: le lezioni cominceranno il 14 settembre. Comunicato Regione
- Lombardia: inizio lezioni 7 settembre per infanzia, 14 settembre gli altri gradi di istruzione. Ordinanza del 13 agosto
- Marche: inizio lezioni 14 settembre.
- Molise: inizio lezioni il 14 settembre
- Piemonte: inizio lezioni 14 settembre. Nota Usr
- Puglia: l’avvio delle lezioni è fissato per il 24 settembre. Delibera Regione Puglia e nota Usr.
- Toscana: inizio lezioni il 14 settembre
- Sardegna: le scuole ritardano l’apertura al 22 settembre. Calendario Regione
- Sicilia: inizio lezioni 14 settembre
- Trento: le lezioni inizieranno il 14 settembre, il 3 per le scuole dell’infanzia. Nota della Provincia.
- Umbria: riapertura il 14 settembre e termine lezioni il 9 giugno 2021.
- Valle d’Aosta: inizio lezioni il 14 settembre.
- Veneto: approvato il calendario, le lezioni inizieranno il 14 settembre. Nota Usr
La data fissata dal Governo
ministra Azzolona ha confermato l’avvio delle lezioni il 14 settembre: “Stiamo lavorando da settimane – ha detto -, il 14 settembre la scuola riparte, anzi ripartono le tante scuole d’Italia. Abbiamo più di 4mila plessi scolastici, più di 8mila autonomie. Abbiamo fatto un lavoro enorme per garantire al massimo la sicurezza di studenti, studentesse e di tutto il personale scolastico”.
La scuola riparte “nonostante i rischi”: è ciò che emerso anche durante l’audizione alla Camera del coordinatore del Cts Agostino Miozzo. “Con la riapertura della scuola potrebbe esserci un lieve incremento dell’indice di trasmissione. Ci sono dei rischi, lo sappiamo“, ma si riparte, ha precisato Miozzo.
I dubbi delle Regioni e il possibile slittamento dell’apertura della scuola italiana
Se da una parte ci sono le convinzioni del governo e del ministero dell’Istruzione guidato dalla ministra Azzolina, troviamo i tanti dubbi che affliggono le regioni italiane da nord a sud.
“Stiamo ancora brancolando nel buio, il Governo non dà indicazioni sui trasporti e sul personale, in questi giorni faremo valutazioni con il presidente Marsilio e non è escluso che apriremo le scuole il 24 settembre, dopo le elezioni, come vogliono fare altre regioni”. La situazione preoccupa l’assessore regionale all’Istruzione dell’Abruzzo, Piero Fioretti.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante un incontro a Salerno, si è detto “pessimista” per il ritorno a scuola di docenti e studenti: “Da qui a una, due settimane saremo chiamati a prendere decisioni importanti. Pensate all’apertura dell’anno scolastico: nelle condizioni attuali non è possibile aprire”.
Preoccupazioni anche dalla Regione Veneto. “Mancano soltanto 10 giorni, se togliamo quelli non lavorativi”: così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in una recente intervista.