Il 18 febbraio scorso Boyscout of America ha deciso di ricorrere alla Bancarotta. Tecnicamente ha chiesto di poter accedere al “Chapter 11” che prevede un concordato preventivo per bancarotta prevista. La scelta di ricorrere a questo istituto della legge fallimentare americana è stata presa in vista delle somme che dovranno essere sborsate per far fronte all’ultimo scandalo sui presunti abusi sessuali consumatisi all’interno dell’associazione di scoutismo per ragazzi. La domanda presentata, infatti, se accettata, porterà alla creazione di un fondo al quale attingere per risarcire chi ha sporto denuncia. In Italia lo scoutismo conta più di 70 associazioni e federazioni per un totale di circa 220000 aderenti.
L’associazione di scoutismo per ragazzi diffusa in tutto il mondo
La parola scout significa esploratore e in gergo militare indica quei mezzi che servono a individuare il nemico. Non a caso il fondatore dello scoutismo per ragazzi, sir Robert Baden-Powell, seguì una lunga carriera militare. Il generale, nel fondare l’associazione agli inizi del secolo scorso, coniò questo termine pensando all’esplorazione come a un ottimo metodo per allargare i propri orizzonti e per acquistire quelle competenze interne ed esterne utili per fronteggiare qualunque situazione. Lo scoutismo si è presto diffuso in Italia come in tanti altri Paesi del mondo.
Lo scandalo che ha travolto Boyscout of America
Nonostante le buone intenzioni del fondatore dello scoutismo, quello degli abusi sessuali all’interno di Boyscout of America è un capitolo già noto alle autorità giudiziarie come all’opinione pubblica. Un primo dossier sull’argomento fu reso pubblico nel 2012: conteneva le prove dei casi di pedofilia consumati dal 1959 al 1985, che accusava non solo circa 1200 capi scout, autori materiali degli abusi, ma anche i vertici dell’associazione di scoutismo per ragazzi che per anni avevano coperto gli episodi. Un nuovo scandalo è scoppiato lo scorso anno con la notizia diffusa da alcuni media che riportava ben altri numeri: 12mila vittime abusate da 8mila volontari dal 1944 al 2016. In seguito a questa notizia in diversi stati è stato consentito alle vittime di sporgere denuncia fino ad arrivare a oggi a trecento denunce in 34 stati; è chiaro che questo è un numero destinato a crescere. Per questo motivo Bsa ha preso la decisione di ricorrere allo strumento della bancarotta: in questo modo verrebbe creato un fondo al quale attingere per i risarcimenti senza dover essere costretti a vendere le proprietà, cosa che potrebbe mettere fine alle sue attività. Dopo il picco di quattro milioni raggiunto negli anni Settanta, l’associazione si trova, infatti, a fronteggiare un clamoroso calo di adesioni dopo che a inizio anno la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha ritirato oltre 4000 scout per convogliarli in un loro programma simile. Così, per aumentare le proprie file, lo scoutismo ha aperto a donne, transgender e gay.
La festa dello scoutismo per ragazzi: la Giornata del pensiero
La decisione presa da Bsa arriva a ridosso della Giornata del pensiero, una festa molto sentita dallo scoutismo in Italia e nel resto del mondo. È la ricorrenza del 22 febbraio in cui le Guide e gli Scout festeggiano l’amicizia internazionale e si impegnano a raccogliere fondi per realizzare i progetti dell’associazione. Quest’anno il tema scelto per la ricorrenza è l’acqua intesa in duplice modo. Sensibilizzare a una corretta idratazione data l’importanza dell’acqua per la nostra salute fisica. Sensibilizzare all’acceso libero all’acqua per quei Paesi che non possono beneficiare di questa preziosa risorsa.