Nuovo scontro tra i virologi dopo le ultime dichiarazioni del professore Alberto Zangrillo sull’esistenza del Covid. I virologi, come anche gli infettivologi, hanno vissuto, in queste ultime settimane, una stagione di grande notorietà, occupando larghi spazi sui giornali e passando da un programma televisivo all’altro. Milioni di cittadini si sono incollati al televisore nella speranza di capirne qualcosa in più e invece hanno finito per assistere a infinite querelle tra opinioni divergenti e previsioni improbabili.
Le opinioni dei virologi sull’esistenza del Covid
“Il virus del Covid è clinicamente scomparso“, queste le parole pronunciate da Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Automatiche sono scattate le polemiche. L’affermazione di Zangrillo, al limite del sensazionalistico, che prende le mosse dal crollo del contagio, è stata recepita come un annuncio della fine dell’epidemia, particolare non vero. Il professore, allora, ha illustrato la sua posizione spiegando che se i reparti di terapia intensiva si stanno svuotando vuol dire che il virus sta perdendo forza. E anche qui “Apriti cielo!”, ennesima contestazione tra “ottimisti” e “irriducibili”.
A ciascuno il suo
Tra i grandi protagonisti di questa emergenza sanitaria ci sono senza dubbio gli scienziati. Quello sterminato esercito di virologi, immunologi, infettivologi che per l’occasione sono usciti dai loro laboratori per sedersi davanti a una telecamera.
- Primo fra tutti Roberto Burioni, virologo e professore ordinario di microbiologia e virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.
- Poi abbiamo Massimo Galli, direttore responsabile del reparto di malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano.
- Per fortuna non è mancata la presenza femminile grazie a Ilaria Capua, anche lei virologa, che attualmente dirige un centro di eccellenza dell’Università della Florida.
- Continuiamo con Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Famoso anche per essere il medico di Silvio Berlusconi.
- E poi Giulio Tarro, medico e virologo, divenuto noto per le sue esternazioni sul vaccino anti Covid.
- Per dare un panorama piuttosto esaustivo, non poteva mancare Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità nonché membro del Comitato tecnico scientifico, punto di riferimento per il Capo del Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, e per il Governo riguardo all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Ogni programma televisivo di infoteinment si è accaparrato il suo esperto al quale porre le domande più disparate o, forse, disperate.
Guerre tra virologi
E le risposte? Che vantaggio abbiamo avuto dai pareri degli esperti? Dunque: abbiamo saputo che le persone più a rischio contagio erano gli anziani ma anche i giovani; che il virus si sta modificando ma è sempre lo stesso; che con l’estate il virus potrebbe sparire automaticamente o forse no; che i guanti servono ma in alcuni casi sono sconsigliati; che potremo dirci fuori pericolo quando sarà pronto il vaccino ma che non servirà. E pensare che il Coronavirus non doveva arrivare nel nostro Paese…