Da molti anni il Teatro San Carlo, come tutti i teatri più importanti del mondo, celebra il Natale con la messa in scena de Lo Schiaccianoci, quest’anno sul palcoscenico, con le coreografie di Giuseppe Picone, basate su quelle originali di Marius Petipà e Lev Ivanov e con corpo di ballo, coro delle voci bianche e orchestra del teatro San Carlo di Napoli, diretta dal maestro Karen Durgaryan.
Lo Schiaccianoci non è solo uno dei balletti più famosi al mondo ma è da moltissimi anni, divenuto un vero e proprio classico del periodo natalizio che continua ad esser replicato con grande successo durante quello che è uno dei periodi più magici dell’anno. Con le sue musiche – composte tra il 1891 e 1892 da Pëtr Il’iÄ ÄŒajkovskij – le scenografie innevate e magiche e i costumi scintillanti (realizzati in questo allestimento da Nicola Rubertelli e Giusi Giustino) dà, infatti, vita ad un’atmosfera fiabesca di grande fascino e suggestione in grado di incantare ancora oggi grandi e piccini.
Una vera e propria fiaba danzata, basata sulla versione di Alexandre Dumas padre del racconto di E. T. A. Hoffmann, Nussknacker und Maüsekönig (Schiaccianoci e il Re dei Topi): la storia d’amore tra la giovane Clara e il suo principe Schiaccianoci e il loro viaggio, tra sogno e realtà, in un mondo incantato, popolato da giocattoli animati, eserciti di topi e fate confetto. Siamo agli inizi del XIX secolo, durante la vigilia di Natale, la giovane Clara riceve in dono da suo zio, il signor Drosselmeyer, uno schiaccianoci con le sembianze di un soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto ma che viene poi prontamente riparato dallo zio. Una volta terminata la festa, cala la notte e Clara, tra il sonno e la veglia, torna dal suo amato schiaccianoci che allo scoccare della mezzanotte prende vita insieme agli altri giocattoli. Magicamente la sala viene invasa dal Re dei topi e alla guida del suo seguito in lotta contro lo schiaccianoci e il suo esercito di soldatini di stagno. Una volta sconfitto il male, lo schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe che accompagna Clara in un magico mondo incantato dove verrà accolta dalla fata confetto.
Tecnicamente impeccabili quanto emozionanti, i celebri momenti del divertissement incedono con le danze dalle melodie che riecheggiano il folklore russo, spagnolo e arabo, il bellissimo valzer dei fiori, con il climax conclusivo del pas de deux della fata confetto che prelude al finale con tutti i personaggi del magico regno fiabesco. Realtà e sogno si confondono nella notte di Natale, la notte più magica dell’anno, in cui i sogni diventan realtà e tutto può accadere.
Nella magnifica cornice del teatro San Carlo di Napoli pervasi dallo scintillio degli abiti, dagli scenari incantati e dai movimenti leggiadri del corpo di ballo in un’armonia di forme e corpi indimenticabile, cullati dalle musiche di un tempo che fu, ma che sono a noi ormai vicine come le amiche di una vita, ci troviamo in un’atmosfera surreale ma che “sa” di casa.Tutto lo show è costruito in un modo così perfetto da accompagnarci in una fantasia unica da cui mai vorremmo destarci.E’ proprio il caso di dirlo: non è mai davvero Natale fino a che non si ritorna al San Carlo a sognare con lo SchiaccianociColori, danza, musica e bellezza da togliere il fiato, per uno spettacolo meraviglioso che pur essendo ormai universalmente conosciutissimo non può mai stancare perché: dei sogni non ci si può mai stancare…
5 Gennaio 2020
Lo Schiaccianoci al Teatro San Carlo di Napoli
Scritto da Redazione CinqueColonne
Da molti anni il Teatro San Carlo, come tutti i teatri più importanti del mondo, celebra il Natale con la messa in scena de Lo Schiaccianoci, quest’anno sul palcoscenico, con le coreografie di Giuseppe Picone, basate su quelle originali di Marius Petipà e Lev Ivanov e con corpo di ballo, coro delle voci bianche e... Continua a leggere
Da molti anni il Teatro San Carlo, come tutti i teatri più importanti del mondo, celebra il Natale con la messa in scena de Lo Schiaccianoci, quest’anno sul palcoscenico, con le coreografie di Giuseppe Picone, basate su quelle originali di Marius Petipà e Lev Ivanov e con corpo di ballo, coro delle voci bianche e orchestra del teatro San Carlo di Napoli, diretta dal maestro Karen Durgaryan.
Lo Schiaccianoci non è solo uno dei balletti più famosi al mondo ma è da moltissimi anni, divenuto un vero e proprio classico del periodo natalizio che continua ad esser replicato con grande successo durante quello che è uno dei periodi più magici dell’anno. Con le sue musiche – composte tra il 1891 e 1892 da Pëtr Il’iÄ ÄŒajkovskij – le scenografie innevate e magiche e i costumi scintillanti (realizzati in questo allestimento da Nicola Rubertelli e Giusi Giustino) dà, infatti, vita ad un’atmosfera fiabesca di grande fascino e suggestione in grado di incantare ancora oggi grandi e piccini.
Una vera e propria fiaba danzata, basata sulla versione di Alexandre Dumas padre del racconto di E. T. A. Hoffmann, Nussknacker und Maüsekönig (Schiaccianoci e il Re dei Topi): la storia d’amore tra la giovane Clara e il suo principe Schiaccianoci e il loro viaggio, tra sogno e realtà, in un mondo incantato, popolato da giocattoli animati, eserciti di topi e fate confetto.
Siamo agli inizi del XIX secolo, durante la vigilia di Natale, la giovane Clara riceve in dono da suo zio, il signor Drosselmeyer, uno schiaccianoci con le sembianze di un soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto ma che viene poi prontamente riparato dallo zio. Una volta terminata la festa, cala la notte e Clara, tra il sonno e la veglia, torna dal suo amato schiaccianoci che allo scoccare della mezzanotte prende vita insieme agli altri giocattoli. Magicamente la sala viene invasa dal Re dei topi e alla guida del suo seguito in lotta contro lo schiaccianoci e il suo esercito di soldatini di stagno. Una volta sconfitto il male, lo schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe che accompagna Clara in un magico mondo incantato dove verrà accolta dalla fata confetto.
Tecnicamente impeccabili quanto emozionanti, i celebri momenti del divertissement incedono con le danze dalle melodie che riecheggiano il folklore russo, spagnolo e arabo, il bellissimo valzer dei fiori, con il climax conclusivo del pas de deux della fata confetto che prelude al finale con tutti i personaggi del magico regno fiabesco. Realtà e sogno si confondono nella notte di Natale, la notte più magica dell’anno, in cui i sogni diventan realtà e tutto può accadere.
Nella magnifica cornice del teatro San Carlo di Napoli pervasi dallo scintillio degli abiti, dagli scenari incantati e dai movimenti leggiadri del corpo di ballo in un’armonia di forme e corpi indimenticabile, cullati dalle musiche di un tempo che fu, ma che sono a noi ormai vicine come le amiche di una vita, ci troviamo in un’atmosfera surreale ma che “sa” di casa.
Tutto lo show è costruito in un modo così perfetto da accompagnarci in una fantasia unica da cui mai vorremmo destarci.
E’ proprio il caso di dirlo: non è mai davvero Natale fino a che non si ritorna al San Carlo a sognare con lo Schiaccianoci.
Colori, danza, musica e bellezza da togliere il fiato, per uno spettacolo meraviglioso che pur essendo ormai universalmente conosciutissimo non può mai stancare perché: dei sogni non ci si può mai stancare…