Michele Colucci in arte Venovan, fra i pochi musicisti che compongono brani per pianoforte preparato, ricerca sempre un “dialogo” con le location in cui si esibisce, così come accadrà per il suo prossimo concerto, Live #PianoPreparato & Light Fluo, programmato nel versatile spazio multidisciplinare del Teatro La giostra di Napoli.
L’artista casertano fonde arte contemporanea, oggetti di uso comune e musica, utilizzando, fra gli altri, chiodi, forchette, magneti, che lui chiama “i preparati”, e attribuendo ad essi un alto valore, ancor prima del suono.
La preparazione del pianoforte è molto importante. Durante questa fase Colucci, pensando in modo orchestrale, non è solo l’esecutore del brano ma anche il direttore dei mille oggetti introdotti all’interno del pianoforte.
Per il concerto nello spazio dei Quartieri Spagnoli, Venovan recupererà la sintonia con il vecchio deposito Enel, oggi trasformato in teatro, e, lavorando sul concetto di energia elettrica, proporrà uno spettacolo esclusivo, completamente a luce fluorescente, unendo l’elettricità, i colori, e l’anima dei suoi mille “preparati”. Il concerto, quasi completamente al buio, porrà in risalto il bianco dei suoi oggetti, i tasti del pianoforte e le sue mani.
Vista la particolarità dell’allestimento, si consiglia al pubblico, cui sarà donato un gadget fluorescente, di indossare almeno un accessorio di colore bianco, così da poter essere parte integrante della performance.
“Il pianoforte – spiega Venovan – ha 88 tasti tutti ben accordati, che generano un suono in cui la differenza tra l’uno e l’altro è la frequenza, quindi la nota. Avere uno spettro armonico così ampio e non avere la possibilità di sonorità diverse su ogni corda mi ha sempre messo in crisi. La svolta è avvenuta durante gli studi specialistici presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ho iniziato la vera sperimentazione sonora, superando così la limitazione armonica e arrivando alla realizzazione di brani inediti per pianoforte preparato”.
La performance, che in alcuni brani vedrà l’accompagnamento del maestro Pietro Bentivenga alla fisarmonica e di Ettore Pavone alle percussioni, si articolerà attraverso un racconto musicale, generato da suoni, effetti, sonorità particolari e originali, arricchite da effetti d’ambiente e le armonie contemporanee di Venovan.
Per l’occasione, inoltre, la predisposizione della sala, a pianta centrale, vedrà posizionato il piano a coda al centro, e, intorno, in modo “intimo”, saranno posizionati gli spalti mobili, per offrire ad ogni spettatore la possibilità di guardare dall’alto l’interno del pianoforte.