L’incudine greca e il martello tedesco, questo lo scenario in cui si muove l’Italia. Mentre d’oltralpe arrivano suoni nuovi con il neopresidente francese che ha iniziato, forse, un processo di contenimento della spesa pubblica che parte, finalmente, dalle spese per la politica; il Belpaese si trova a fare i conti con il rigore tedesco e la voglia di crescita che, però, non riesce ad uscire dallo sfondo del panorama greco che incombe, comunque
Dopo il primo periodo fatto un po’ di proclami e un po’ di provvedimenti tutti ‘lacrime e sangue’ l’Italia ora si ferma a fare un po’ di conti di ciò che è stato fatto e ciò che si deve fare per uscire dalla gravissima crisi economica. Sicuramente l’imput che arriva dai risultati delle elezioni francesi e greche danno più che uno spunto di riflessione e, quindi, sia il premier italiano che alcuni dei suoi fidati ministri-tecnici cominciano, giorno per giorno, a tastare le difficoltà di un Paese debole inserito in un contesto (quello europeo) eterodiretto dalla germania e che, però, mostra tutte le sue crepe sinora tenute celate, ecco spiegate le posizioni dei leader. Per Mario Monti l’Unione Europa “deve mantenere un impianto di disciplina della finanza pubblica che non va messo in discussione, ma al tempo stesso bisogna dare grande importanza a nuove iniziative per la crescita, anche perchè per economie che non crescono è difficile mantenere la stabilità dei conti pubblici”. “Io ho molto rispetto per la democrazia greca e anche per il parlamento greco, ma devo anche rispettare gli altri sedici parlamenti nazionali che hanno approvato il programma per la Grecia, quindi è ovvio che tutti devono rispettare gli accordi. E se gli accordi non sono rispettati vuol dire che non esistono più le condizioni per continuare con un paese che non rispetta gli impegni”. Questo ha detto il presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso che alla domanda se la Grecia a questo punto rischia davvero di uscire dall’eurozona, ha risposto: “E’ come in un club, non voglio parlare di un paese specifico, ma è come in un club se un membro non rispetta le regole è meglio che se ne vada dal club e questo vale per qualsiasi organizzazione, per qualsiasi istituzione, per qualsiasi progetto”.”La percezione di difficoltà nel fare impresa per noi è molto chiara, come è chiaro il disagio sociale diffuso soprattutto legato alla mancanza di lavoro, molto più ampio di quello che le statistiche dicono. In questa situazione non solo sono a rischio i consumi e gli investimenti ma anche la tenuta del paese”. Ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, all’assemblea annuale di Rete Imprese Italia. “Ora cerchiamo di recuperare taluni ritardi – ha aggiunto – bisogna essere convinti che il nostro paese può farcela, abbiamo tutti i numeri”. Monti ha anche affrontato anche il delicato tema della Siria, spiegando che su questo fronte “la Turchia può svolgere un ruolo importante nella crisi. Si tratta di una situazione molto complicata ed è importante che la comunità internazionale esprima una posizione unitaria”. Ottime disamine ma sicuramente di ‘ricette’ e soluzioni non è che se ne vedano tante se si vuole la botte piena e la moglie ubriaca è ben difficile affrontare le questioni e risolverle.