L’inventore della minigonna, o meglio l’inventrice, ci ha lasciati qualche giorno fa. La stilista britannica Mary Quant è morta lo scorso 13 aprile a 93 anni. E’ universalmente considerata la mamma della minigonna anche se sull’argomento ci sono diverse tesi. Da qualunque mente sia stata partorita, la minigonna ha rivoluzionato il mondo della moda e non solo. Per capire la portata di questa rivoluzione dobbiamo partire dal principio.
Moda ed emancipazione femminile
Dobbiamo fare un passo indietro agli inizi del Novecento, durante la Prima Guerra Mondiale. In quegli anni la maggior parte degli uomini è al fronte e le donne prendono il loro posto nei luoghi di lavoro. Una giornata intera nelle fabbriche o negli uffici è difficile da affrontare con indosso abiti con gonne lunghe e sottovesti ingombranti. Così negli armadi femminili iniziano a trovare posto pantaloni e gonne senza sottovesti e lunghe fino ai polpacci circa.
La guerra finisce ma le donne non ci stanno a riprendere il loro posto in casa e a indossare nuovamente abiti scomodi. La stilista simbolo dell’epoca, Coco Chanel, intercetta le nuove consapevolezze delle donne e le materializza nelle sue collezioni. Abolisce i corsetti, lancia la moda del taglio di capelli corto e fa salire al ginocchio l’orlo delle gonne.
Gli anni Sessanta
Negli anni Cinquanta e Sessanta l’orlo delle gonne continua a salire. Stavolta il dictat non è solo la praticità ma anche la libertà. La libertà di mostrare le proprie gambe senza vergogna. La linea del ginocchio viene sfondata e le minigonne arrivano a mostrare metà coscia.
Nell’immaginario collettivo la minigonna fu inventata nel 1963 dalla stilista britannica Mary Quant. Era ispirata all’automobile Mini. Le minigonne esposte nella sua boutique divennero subito popolarissime soprattutto abbinate agli stivali. Forse è stato questo il merito della Quant: aver reso popolare la minigonna. Indossata da attrici e da femministe diventò in breve il simbolo di una rivoluzione culturale. Alcune fonti riferiscono che il vero inventore della minigonna sia stato lo stilista francese André Courrèges. Una querelle dalla quale la stessa Quant si sfilava dicendo “Non siamo stati né io né lui a inventarla, ma le ragazze in giro per strada. Sono loro ad aver dato potere a questo capo“. In effetti la minigonna è uno dei capi più amati dalle giovanissime di tutto il mondo.
L’inventore della minigonna: Mary Quant
Nata in un sobborgo londinese nel 1934, Mary Quant, fin da giovanissima, si dà alla vita da bohemienne insieme ad Alexander Plunket Greene. Il giovane era suo compagno di college e diventerà suo marito nonché socio in affari. I due, infatti, nel 1955 aprirono la boutique “Bazaar“. Inizialmente nella boutique si vendevano abiti acquistati altrove ma ben presto Mary acquisì le competenze necessarie e disegnò una sua linea. “Bazaar” divenne un ritrovo per artisti dove si poteva acquistare fino a tarda ora sorseggiando drink e ascoltando musica.
Mary Quant è stata una stilista molto innovativa: ha creato gli hot pants, il maglione “skinny rib” ed è stata la prima a lavorare il pvc creando il primo miniabito dall’effetto bagnato.
In copertina foto di PublicDomainArchive da Pixabay