In piena crisi da coronavirus Boris Johnson promette ai cittadini britannici un futuro più ‘verde’, miliardi di investimenti e centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. L’Inghilterra annuncia lo stop alla circolazione di tutte le auto a benzina e diesel già per il 2030, anticipando l’obiettivo del 2040 fissato finora.
L’Inghilterra e lo stop alle auto a diesel e benzina nel 2030
Il piano, anticipato in serata da Downing Street, indica che i veicoli ibridi potranno continuare invece a circolare nel Regno fino al 2035. Un’eccezione che non basta peraltro a placare le contestazioni già fatte trapelare sui media in questi giorni da diversi produttori e dall’associazione dell’industria britannica del settore automobilistico. L’obiettivo del governo Tory – conferma comunque il premier – resta quello di rendere decisamente più spedita, rispetto agli impegni presi finora e anche ai programmi degli altri maggior i Paesi occidentali, la transizione verso un parco nazionale di veicoli totalmente elettrici.
I punti della “rivoluzione verde”
Fra i punti della sua promessa “rivoluzione” verso una nuova”green economy”, BoJo – che su questo dossier ha già detto apertamente di contare di trovare in Joe Biden una sponda da parte dell’alleato americano ben diversa rispetto all’era del pur ‘amico’ presidente uscente Donald Trump – mette sul piatto investimenti per 1,3 miliardi di sterline nel prossimo decennio per finanziare l’installazione di postazioni diffuse per il caricamento delle batterie delle auto elettriche presso i caseggiati e lungo le strade; 582 milioni di prestiti a fondo perduto per l’acquisto nella fase intermedia di veicoli a bassa o nulla emissione; 500 milioni in stanziamenti per la riconversione di linee industriali soprattutto nelle fabbriche dell’auto e dell’indotto delle Midlands e del nord-est dell’Inghilterra. La speranza di Johnson e dei tory, che sono in forte ritardo di consenso nei sondaggi, è che l’iniziativa possa generare fino a 250.000 posti di lavoro. Altri 500 milioni di sterline sono destinati alla sperimentazione dell’uso dell’idrogeno nelle case per il riscaldamento e la cucina.
L’obiettivo del governo inglese
Il governo intende sostenere inoltre lo sviluppo di motori diesel puliti HGV per il trasporto merci e la realizzazione d’impianti di riscaldamento a idrogeno destinati a coprire il fabbisogno di una prima intera città entro fine decennio, ma non senza rilanciare un programma centrali nucleari di piccole e medie dimensioni. Oltre a delineare progetti ecologici per piantare nuovi alberi a tappeto, per il risanamento di siti naturalistici e aree verdi, per la moltiplicazione di piste ciclabili e pedonali. Evocata infine pure una futura disponibilità d’impianti domestici alimentati da energia eolica in ogni casa nei prossimi 10 anni.
Non solo l’Inghilterra
A Berlino il governo tedesco continua ad investire massicciamente nell’elettrico. L’industria automobilistica tedesca riceverà fino a 5 mld di euro di aiuti pubblici per continuare la transizione verso le auto elettriche. Il governo di Angela Merkel vuole che almeno il 25% di tutte le stazioni di servizio sia dotato di infrastrutture di ricarica rapida entringhilterra auto benzina 2030o la fine del 2022, il 50% entro il 2024 e il 75% entro la fine del 2026. Questo significa che in Germania, già nel 2021, ci saranno 72.000 punti di ricarica accessibili al pubblico.