Il modo in cui ci informiamo sta cambiando. Da una recente ricerca, condotta su 18 mila intervistati in 10 differenti nazioni, è emerso che un quinto del totale si informa principalmente attraverso il proprio smartphone, e che il 40% di chi accede alla rete come fonte di informazione lo fa attraverso due o più supporti digitali.
La ricerca è stata condotta da YouGov, e tra le nazioni presenti c’è anche l’Italia. Oltre a sottolineare alcune cose immaginabili, come il significativo aumento dell’utilizzo di smartphone e tablets negli ultimi anni, sono emerse nuove tendenze nel campo dell’informazione.
Alcune settimane fa il New York Times ha notato che una quota sempre più alta di lettori accede agli articoli non dall’indirizzo del sito, bensì attraverso i social network, nello specifico Facebook. Quanto emerso dalla ricerca sembra confermare questa tendenza. Il 35% degli intervistati ha detto di utilizzare la creazione di Zuckerberg come veicolo di informazione, conferendo al social network numero uno al mondo il podio anche in termini di fruizione di news.
Dopo Facebook seguono a ruota Youtube (15%), con i suoi video, e poi Twitter (9%) e Google+ (7%), corsie preferenziali molto usate dai giornalisti di tutto il mondo per restare in contatto con i propri lettori. Significativo è anche l’utilizzo delle app dei vari quotidiani, sebbene esso differisca da nazione a nazione. Nel Regno Unito, ad esempio, il 47% di chi si informa lo fa attraverso un’app, mentre negli Stati Uniti solo il 15%.
In Italia il mezzo principale attraverso il quale ci si informa resta la televisione. L’84% degli utilizzatori di smartphone e tablets integra la propria informazione con la tv, e questo in ogni nazione oggetto della ricerca, mentre solo il 40% di essi compra anche un giornale cartaceo. Tutto ciò avviene in maniera quasi completamente gratuita: solo l’11% dei 18 mila intervistati, infatti, ha detto di aver pagato per un contenuto digitale di news durante il 2013.