Dante Alighieri è probabilmente il padre fondatore della nostra lingua e il poeta italiano più illustre e conosciuto. La sua famosissima opera è tuttora studiata e analizzate nelle scuole e nelle università. Con il passare degli anni però in molti hanno cercato di rendere omaggio al sommo poeta rappresentando la Divina Commedia in modi nuovi e innovativi così da suscitare maggiore interesse anche fra i giovani che spesso tendono a tediarsi reputando i canti e le vicende di cui tratta troppo lontani dalla loro realtà e incomprensibili.
Un’iniziativa davvero suggestiva è stata organizzata a Napoli nel Museo del Sottosuolo a piazza Cavour. Si incentra sulla prima cantica relativa alla discesa di Dante e la sua guida Virgilio nell’inferno. La visita inizia nella “sala bianca” in cui Dante, mentre si aggira smarrito in un bosco oscuro, è bloccato da tre feroci animali, una lonza, un leone e una lupa, che incarnano rispettivamente la superbia, l’invidia e l’avarizia. Virgilio, uno dei poeti latini più conosciuto nel mondo medievale, giunge a salvarlo dopo l’intercessione di Beatrice. Insieme incominciano il viaggio nell’aldilà e affrontano l’iroso Caronte che si occupa di traghettare le anime dei dannati dal limbo verso i gironi.
Un altro importante incontro è quello con Paolo e Francesca, i due amanti morti per il loro rapporto extraconiugale e che come punizione divina sono allontanati l’uno dall’altra da un forte vento. Nella seconda sala, quella delle “riggiole”, i due dovranno superare svariati ostacoli infernali: in primis Cerbero, poi Pluto che rappresenta la ricchezza e infine le Furie. Una volta aggirati tutti e tre, giungeranno alla Città di Dite e qui incontreranno Cavalcanti de Cavalcanti, padre dell’amico Guido, e Farinata degli Uberti, noto rappresentate della fazione dei ghibellini fiorentini.
I due chiedono e si informano della situazione in città e della condizione dei propri cari, successivamente Farinata farà una profezia relativa all’esilio di Dante. L’ultimo personaggio che appare in questa sezione è Pier delle Vigne, funzionario della corte di Federico II di Svevia esautorato e mandato via ingiustamente. In lui il protagonista rivede se stesso e lo considera un “exul immeritus” ovvero è stato esiliato pur essendosi sempre comportato in maniera impeccabile.
Nella terza e conclusiva sala Virgilio e Dante parlano prima con Ulisse che ha peccato a causa dell’eccessivo desiderio di conoscenza, poi con il Conte Ugolino che divorò i figli e per concludere con Lucifero, il male assoluto che corrode il mondo intero.
Il costo del biglietto è di venticinque euro a persona per gli adulti e di quindici euro per i bambini di età inferiore ai dieci anni. Per effettuare la prenotazione bisogna iscriversi mediante il sito info@tappetovolante.org. Le visite incominciano dal sei gennaio 2018 e si concludono il ventisei maggio.