La chiesa fu realizzata nel XIV secolo dalla famiglia Pignatelli nel largo corpo di Napoli. Inizialmente era una cappella privata nobiliare ma successivamente fu annessa al palazzo e ampliata nel 1477 e nel 1736. Nel XVIII secolo poi Fedele Fischetti si occupò di affrescare tutto lo stabile e di realizzare l’Assunta sull’altare maggiore. Sono presenti inoltre ben due complessi funerari ovvero il sepolcro di Carlo e Caterina Pignatelli.
Dopo oltre cinquant’anni dalla chiusura ufficiale ha riaperto lunedì 25 giugno grazia all’iniziativa dell’Università Suor Orsola Benincasa che negli anni ottanta ne era diventata proprietaria. Grazie all’aiuto degli studenti di Beni culturali e del coordinatore dei lavori di restauro De Castris tutto l’apparato decorativo interno è stato sostituito con lastre di marmo insieme con le decorazioni pittoriche delle volte e la pavimentazione. All’inaugurazione hanno partecipato il rettore dell’Università, il sindaco, alcuni esponenti della famiglia Pignatelli, il sovrintendente dell’archeologia di Napoli e il direttore del museo di Capodimonte.
La cappella non sarà solo la prima struttura ad essere restaurata a cui poi faranno seguito ben ventotto altre chiese, sarà un punto focale per incontri e dibattiti. Il noto critico e storico Paolo Isotta inaugurerà l’edificio con un ciclo di quattro lezioni sulla scuola musicale napoletana. La posizione, a pochi metri dalla famosa Spaccanapoli, è ideale sia per professori e ricercatori ma anche e soprattutto per giovani studenti e turisti.