Avete mai sentito parlare di pensiero laterale? Parliamo di un concetto forse poco conosciuto nella sua interezza ma che in realtà può rappresentare una soluzione per diversi problemi. Ne parliamo, nella storia di oggi, con la psicologa Silvia Caldironi.
La storia del pensiero laterale
Il termine pensiero laterale fu coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono e venne in da subito utilizzato per intendere un modo tutto nuovo nel risolvere problemi logici. Lo psicologi, infatti, fu tra i primi che utilizzò questo termine per identificare tutte quelle persone che utilizzavano questo sistema di “problem solving”. Un percorso logico che andava a superare quello classico definito come sequenziale visto che la persona andava ad utilizzare punti di vista alternativi in ricerca della soluzione giusta.
Intervista alla psicologa Silvia Caldironi
Arriviamo, quindi, al momento della nostra intervista per la storia di oggi. Abbiamo rivolto delle domande alla psicologa Silvia Caldironi per capire meglio cosa sia il pensiero laterale e tutte le sue implicazioni:
Pensiero laterale, cos’è?
Con questo termine si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio particolare, ovvero l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie. Un modo di risoluzione logica ben differente da quello che tutti noi conosciamo ed usiamo.
Come si attiva il pensiero laterale?
Quando le tracce neurali non vengono usate, il cervello destina quelle risorse a fare altro, privilegiando i distretti che si sono dimostrati più utili quindi, per riattivare il pensiero laterale non dobbiamo fare niente di che, se non rispolverare capacità che sono già innate, ma che al momento sono atrofizzate. Chiediti come potresti usare un determinato oggetto in modo diverso rispetto a come sei abituato a fare
Quali sono i vantaggi dello sviluppare il pensiero laterale?
Oltre a rifuggire le idee dominanti, il pensiero laterale permette di cercare metodi nuovi per indagare la realtà: cambiare punto di vista di fronte a un problema può portare a risultati inaspettati. Quella che viene considerata una delle più importanti scoperte mediche, la vaccinazione contro il vaiolo, avvenne proprio quando Edward Jenner, che cercava le cause della malattia, concentrò la sua attenzione su un aspetto apparentemente secondario e non significativo: l’immunità che sembravano avere i contadini. Jenner notò che i contadini che erano stati contagiati dal vaiolo bovino, una volta ammalati e guariti, non si ammalavano più della variante umana del vaiolo, più grave e aggressiva.
Perché è così importante?
Le sfide nel mondo del lavoro, dei nuovi problemi sociali, ambientali ed economici, richiedono immaginazione e nuove idee ritrovare il fanciullino che è in noi, oggi più che mai, è l’unico modo per ridare linfa a quella creatività e a quell’estro che ci aiutano a sfidare i presupposti tradizionali, trovando idee alternative