L’Eurogruppo prende la parole circa la politica fiscale per il 2023. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, sulla scia della pandemia globale, ha alterato in modo significativo il contesto geopolitico ed economico. Attraverso le ripercussioni sul commercio internazionale, l’impatto della guerra sulle economie degli Stati membri dell’area dell’euro si è fatto sentire attraverso l’aumento dei prezzi dell’energia, dei generi alimentari e delle materie prime, aggiungendo pressioni inflazionistiche e smorzando le prospettive di crescita.
Eurogruppo, le linee guida per il bilancio 2023
Nel marzo di quest’anno l’Eurogruppo ha concordato le linee guida di bilancio per il 2023, sottolineando l’importanza di un coordinamento continuo della politica di bilancio nell’area dell’euro per far fronte ai crescenti rischi e incertezze e al loro impatto sulla nostra economia. Abbiamo anche convenuto che le nostre politiche devono rimanere agili e flessibili e che siamo pronti ad adeguare la nostra posizione politica alle circostanze in rapida evoluzione, se necessario.
Da allora il contesto macroeconomico, comprese le prospettive di crescita e le dinamiche inflazionistiche, è peggiorato, come confermano le ultime previsioni della Commissione Europea e della BCE. Sebbene le nostre economie rimangano resilienti, supportate dalle nostre considerevoli azioni politiche a livello dell’UE, della zona euro e nazionale, i fattori di rischio globali, compresi quelli legati alla guerra, alla pandemia e alla volatilità dei mercati finanziari, rimangono elevati. Vari vincoli dal lato dell’offerta, inclusa la crescente disponibilità di manodopera in alcuni Stati membri e settori, potrebbero limitare la crescita a breve termine. Sebbene questi sviluppi e rischi influiscano sull’intera economia dell’area dell’euro, il livello di impatto è eterogeneo tra gli Stati membri. L’attuale situazione economica e l’accresciuta incertezza richiedono un’attenta progettazione della politica fiscale, compresa la qualità delle misure.
Fatti e circostanze
Alla luce delle circostanze attuali e come si evince dalle raccomandazioni specifiche per paese, l’Eurogruppo ritiene che non sia giustificato sostenere la domanda complessiva attraverso le politiche di bilancio nel 2023, concentrandosi invece sulla protezione dei più vulnerabili, pur mantenendo l’agilità di adeguamento, se necessario. Le politiche fiscali in tutti i paesi dovrebbero mirare a preservare la sostenibilità del debito, oltre ad aumentare il potenziale di crescita in modo sostenibile per favorire la ripresa, facilitando così anche il compito della politica monetaria di garantire la stabilità dei prezzi non aggiungendo pressioni inflazionistiche. Le politiche fiscali dovrebbero continuare a essere adeguatamente differenziate in base alla situazione economica e fiscale degli Stati membri, anche per quanto riguarda la loro esposizione alla crisi e l’afflusso di sfollati dall’Ucraina. Le misure fiscali dovrebbero concentrarsi sull’alleviare i vincoli dal lato dell’offerta che stanno frenando le nostre economie.
L’attuazione delle riforme strutturali e il sostegno agli investimenti per le transizioni verde e digitale restano prioritari, diversificando strutturalmente l’approvvigionamento energetico e migliorando l’indipendenza energetica, tenendo conto dell’iniziativa REPowerEU e facendo un uso efficiente della RRF e di altri fondi dell’UE, ove opportuno. Inoltre, la Dichiarazione di Versailles definisce un’agenda per rafforzare le nostre capacità di difesa, ridurre la nostra dipendenza energetica e costruire una base economica più solida che deve essere portata avanti da tutti, dai singoli Stati membri e collettivamente a livello europeo. L’attuazione delle riforme strutturali e il sostegno agli investimenti per le transizioni verde e digitale restano prioritari, diversificando strutturalmente l’approvvigionamento energetico e migliorando l’indipendenza energetica, tenendo conto dell’iniziativa REPowerEU e facendo un uso efficiente della RRF e di altri fondi dell’UE, ove opportuno.
Dichiarazione di Versailles
Inoltre, la Dichiarazione di Versailles definisce un’agenda per rafforzare le nostre capacità di difesa, ridurre la nostra dipendenza energetica e costruire una base economica più solida che deve essere portata avanti da tutti, dai singoli Stati membri e collettivamente a livello europeo. L’attuazione delle riforme strutturali e il sostegno agli investimenti per le transizioni verde e digitale restano prioritari, diversificando strutturalmente l’approvvigionamento energetico e migliorando l’indipendenza energetica, tenendo conto dell’iniziativa REPowerEU e facendo un uso efficiente della RRF e di altri fondi dell’UE, ove opportuno. Inoltre, la Dichiarazione di Versailles definisce un’agenda per rafforzare le nostre capacità di difesa, ridurre la nostra dipendenza energetica e costruire una base economica più solida che deve essere portata avanti da tutti, dai singoli Stati membri e collettivamente a livello europeo.
Misure fiscali di ampia portata, come riduzioni generali di tasse e accise, miravano a mitigare l’impatto del rapido aumento dei prezzi dell’energia a livello nazionale, ma dovrebbero essere temporanee e sempre più adeguate per rivolgersi ai più vulnerabili. Mentre prepariamo i nostri bilanci nazionali per il 2023, gli adeguamenti delle politiche dovrebbero preservare gli incentivi per la transizione energetica. A questo proposito, le misure del reddito sono, in linea di principio, preferibili alle misure dei prezzi. Continueremo a coordinare le nostre misure al riguardo ea fare il punto sui nostri progressi nel contesto del nostro esercizio programmatico di bilancio verso la fine dell’anno.
Fiducia e resilienza
Sebbene l’attuale contesto globale ponga sfide significative, l’Eurogruppo ha piena fiducia nella resilienza delle economie della zona euro e rimane pienamente impegnato a garantire le condizioni per un’elevata crescita sostenibile ea raggiungere i nostri obiettivi politici in modo unito. Come concordato dai leader al vertice euro di giugno, l’Eurogruppo continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi economici e garantire che la nostra risposta politica rimanga ben coordinata, determinata e agile.