Il letto può avere una triplice dimensione: intima, sociale e scenica. Il quinto progetto vincitore del concorso organizzato da Cotonificio Zambaiti, “Letto ad arte”, ha sviluppato le ultime due attraverso un’altra dimensione: quella ecologica. Ispirandosi agli incendi che hanno distrutto importanti polmoni verdi del nostro pianeta, la studentessa dell’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo, Elisa Rossoni, ha voluto riprodurre sulle sue creazioni un contrasto cromatico tra la corteccia di un albero e un tralcio d’edera. Un annuncio di speranza nonostante la distruzione.
“Letto ad arte”: la dimensione ecologica tra scuola e mondo del lavoro
Dottoressa Lara Corna, si parla spesso di scollamento tra scuola e mondo del lavoro mentre il vostro progetto va nella direzione opposta. Che bilancio fa di questa esperienza, pensa di riproporla in futuro?
Il connubio arte-industria non è nuovo. È all’origine del “design”: artisti che si prestano al prodotto ma anche artigiani che diventano artisti: Renoir decoratore di porcellane a Limoges, composizioni floreali su stoffe e ventagli.
Diverse sono state le motivazioni che ci hanno mosso al progetto:
- volontà di incentivare il processo di creazione e mantenere vivace il clima aziendale;
- ricerca di uno stile eclettico con creatività e funzionalità più vicina ai giovani,
- ricerca di idee innovative avvicinando i giovani al mondo della biancheria della casa.
Ma soprattutto far conoscere un possibile segmento di applicazione alla loro formazione e predisposizione artistica.
È estremamente interessante e motivante lavorare con i giovani artisti, e l’idea è di riproporlo magari allargandolo ad altre Scuole. Caccia all‘artista insomma!